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Il Tribunale riammette gli etnei ma la Figc è inflessibile: i campionati non si toccano

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Dopo due settimane di stand-by torna in copertina il caso-Catania. Questa volta sorridono gli etnei, che riprendono l'ascensore e tornano in serie B. Almeno stando alla sentenza emessa ieri dal Tribunale Amministrativo Regionale. Perchè la Figc non ha alcuna intenzione di piegarsi al verdetto della giustizia ordinaria. Carraro va avanti a testa bassa. Per i vertici di Via Allegri il Catania è in serie C1 ed i calendari non verranno in alcun modo ritoccati. Forte dell'appoggio di Governo e Coni la Federcalcio non intende cedere neanche un centimetro nel cruento braccio di ferro con la famiglia Gaucci. Soprattutto perchè rispetto alle altre sentenze emesse dal Tar questa sembra essere la più fragile. Non tanto nel modo, quanto nei contenuti. Nel comunicato dei giudici di Catania si legge «che è stata accolta la domanda cautelare di sospensione degli effetti della decisione della CAF del 17 luglio scorso relativa alla partita Catania-Venezia e della delibera del consiglio federale della FIGC del 30 e 31 luglio limitatamente alla parte in cui dichiara il Catania retrocesso in serie C1. I giudici della seconda sezione del TAR hanno assegnato un termine di 15 giorni agli organi federali per ottemperare all'ordinanza». Proprio nella non immediata esecutività della sentenza si arroccano le certezze di Carraro. Il presidente federale avrebbe due settimane di tempo per riscrivere i campionati prima dell'eventuale insediamento del commissario ad acta. Calendario alla mano il termine ultimo è fissato per il 28-29 agosto, ovvero nell'immediata vigilia del fischio d'inizio dei campionati. Troppo tardi per bloccare tutto, anche perchè proprio per quei giorni dovrebbe arrivare il decreto legge del Governo per rafforzare l'indipendenza della giustizia sportiva da quella ordinaria. Paradossalmente però una grossa mano a Gaucci e al Catania potrebbero darla alcuni presidenti di B che (più o meno nell'ombra) continuano la loro crociata anti-Carraro. L'obiettivo, neanche troppo celato, è quello di sfiduciare il numero uno di Via Allegri per metterlo nelle condizioni di dimettersi. Nell'Assemblea di Lega in programma lunedì non è escluso che alcuni club provino addirittura a far slittare l'inizio dei campionati. Un gesto forte, fortissimo, che avrebbe effetti deflagranti sulla Figc e su Carraro. Solo così la poltrona di Carraro, tornata solida negli ultimi giorni, rischierebbe seriamente di saltare. Se questa eventualità si rivelasse concreta, anche il Catania potrebbe tornare in corsa per la riammissione in B, che ad oggi però sembra solo un lontano miraggio. Luciano Gaucci, comunque, canta vittoria e annuncia che il Catania domenica sarà regolarmente in campo in Brindisi per la gara d'esordio della Coppa Italia vip (nel pomeriggio di ieri il patron aveva dichiarato che il Catania non si sarebbe presentato). «Sono soddisfatto, ma questa sentenza me l'aspettavo, perchè avevamo e abbiamo ragione. È un'ordinanza giusta - continua Gaucci - del resto tutti i giornali e tutti i telegiornali avevano sempre scritto e detto che era ingiusta quella della Caf. Ora però Carraro deve lasciare quella poltrona che non è sua. Il calcio è in ginocchio da quando c'è lui, sta succedendo di tutto». Sulla questione calendari di C1 (varati martedì, senza aspettare la sentenza del Tar) Gaucci è durissimo. Sono stati fatti uscire i calendari prima della sentenza. Ora col Benevento alla prima giornata ci va a giocare al posto del Catania? Ci va lui? Giocheranno Carraro-Benevento?»

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