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«In Ungheria Michelin ancora favorite ma gli ultimi tre circuiti sono alla nostra portata». C'è però apprensione «Le Williams sono di un altro pianeta»

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C'è delusione, certo. Ma sarebbe peggio essere venti punti indietro». È la constatazione di Jean Todt dopo il gp di Germania. La delusione è per quella foratura che (dopo l'incidente al via che aveva sì tolto di mezzo Barrichello, ma anche Ralf Schumacher e Kimi Raikkonen) a quattro giri dalla fine ha tolto sei punti mondiali a Schumacher: non avrebbero chiuso il mondiale, ma avrebbero dato tranquillità. Invece ci sarà da soffrire, perchè il prossimo gran premio sarà in Ungheria, che sarà ancora una pista difficile per la Ferrari. La buona notizia è che dopo, gli ultimi tre gran premi della stagione a Monza, Indianapolis e Suzuka saranno su piste buone per la F2003-GA e le gomme Bridgestone. «Montoya, la Williams-Bmw e la Michelin erano su un altro pianeta» dice il direttore generale della Ferrari, Jean Todt. In Germania prima della foratura che ha tolto a Schumacher sei punti in classifica, il distacco era di 55". «Non mi aspettavo un gap così grande, ma non so come sarebbe andato Barrichello che aveva scelto una gomma diversa da Michael», aggiunge Todt. La scelta di strategia (due pit stop per Schumacher, mentre Montoya ha puntato sulle tre soste) ha influito? Non ci sono controprove per Barrichello, mentre per Schumacher - fa notare Todt - «dopo i primi 35 giri già c'erano più di venti secondi di differenza». Il problema adesso è recuperare. Non solo nel campo delle gomme, come alcuni pensano. «Noi - osserva Todt - non abbiamo mai detto che ci fosse solo un problema di gomme. Noi abbiamo sempre parlato di "pacchetto". È chiaro che a Budapest la macchina sarà identica, fatti salvi piccoli miglioramenti, ma le gomme saranno diverse ed anche la pista sarà diversa. In compenso sulla F2003-Ga per Monza ci saranno novità». Il tipo di tracciato e di asfalto a Budapest non aiuteranno il recupero di competitività del pacchetto Ferrari-Bridgestone, anche perchè il 24 agosto potrebbe ancora fare molto caldo. E quando le temperature sono state torride, il pacchetto Williams-Michelin è stato imprendibile. «Spero che a Budapest le Williams non siano così forti, anche se le caratteristiche di asfalto e tracciato sono simili a quelle di Hockenheim», dice Schumi, che però guarda avanti: «Comunque dopo Budapest vengono circuiti veloci in cui dovremmo essere essere noi ad andare forte, come in Canada». E che in Ferrari ci sia ottimismo per il finale di stagione lo conferma lo stesso Todt: «Gli ultimi tre gran premi della stagione saranno più favorevoli. Comunque abbiamo visto che da un circuito all'altro le cose possono cambiare. Non dimentichiamoci troppo in fretta di Silverstone, dove Rubens fece una gara straordinaria con una macchina e delle gomme che andarono molto bene».

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