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Lazio vicina a Pizarro e Nakata

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La svolta è arrivata giovedì dopo un vertice tra Baraldi, Mancini e De Mita. Con la supervisione, complice, di Capitalia. Che ha benedetto il rilancio per i due talenti, sbloccando il mercato biancoceleste: le due operazioni saranno garantite da fidejussioni bancarie. Il resto l'ha fatto Baraldi, dilazionando il pagamento ai friulani in un quadriennio. Insomma, si può fare. Punto primo, Nakata. Che a Mancini piace molto, a dispetto delle apparenze. Dopo il «no» di Negro, Baraldi ha trovato un nuovo compromesso con Tanzi. Il giapponese alla Lazio in prestito. Secco. Senza contropartite tecniche, anche se agli emiliani si sussurra interessi Colonnese, che è tra l'altro sempre nel mirino del Napoli. È bastata una telefonata con il numero uno gialloblù per rinegoziare i termini dell'operazione: il giapponese arriverà alla Lazio in prestito, ma ora è proprio lui, Hidetoshi, dopo l'apertura di martedì scorso, a tentennare. Cioè ha preso tempo per riflettere. Il talento nipponico chiede garanzie tecniche a Mancini. Un colloquio con il tecnico potrebbe sbloccare la trattativa, anche se oggi è attesa la conferenza stampa della verità. Proprio nel ritiro gialloblù. Nel quartier generale biancoceleste non trapelano indiscrezioni e neanche sensazioni: l'affare, nuovamente chiuso, potrebbe saltare, stavolta per il diniego del giapponese. Nelle prossime ore la verità. L'altro fronte caldo, invece, porta direttamente a Udinese. Mancini ha insistito, perseguendo con costanza l'obiettivo. E alla fine ha ottenuto l'ok di Geronzi per chiudere l'affare che porterà nella Capitale Pizarro, Jorgensen (in comproprietà) e Alberto (in prestito). In Friuli Castroman e circa 8 milioni, secondo l'accordo vidimato circa tre settimane fa all'Hilton di Fiumicino tra Baraldi e Marino. Martedì si chiuderà il cerchio: appuntamento decisivo con l'Udinese. La Lazio attende il «sì» dei giocatori, che nelle scorse settimane avevano espresso disappunto e malumore per un tiro e molla estenuante. I biancocelesti ora però vogliono chiudere. Hanno argomenti validi per condurre in porto la trattativa prima del 7 agosto, giorno designato per la consegna delle liste Champions. Muzzi sembra comunque lontano: i friulani cercano un'alternativa, sono pronti a parlarne, eventualmente, solo dopo aver reperito un sostituto all'altezza. Allora si riaffaccia l'idea-Kamara e il sogno-Di Canio. Tra suggestione e realtà. Intanto si attende il «sì» definitivo di Claudio Lopez, che secondo il nuovo accordo si taglierebbe l'ingaggio, ma solo del 10%. Nelle ultime ore è quindi rispuntata l'idea della cessione: si parla dell'interessamento di Arsenal e Chelsea, tramontata la pista-Valencia. La Lazio accarezza sempre un traguardo proibitivo, al momento, chiamato Adrian Mutu. Il rumeno sarebbe l'unica soluzione plausibile nel caso in cui il Piojo partisse. A patto che non si riapra uno spiraglio per Di Vaio, più lontano dopo le prime, brillanti prove nella tournée bianconera in America. Tutto fermo sul fronte-Mendieta: con il basco all'Atletico Madrid arriverebbe Emerson, ma la Lazio spinge per chiudere senza contropartite, considerando il nuovo assalto a Pizarro e la congestione in zona nevralgica. Tutto ruota intorno al «sì» di Nakata e all'ok dell'Udinese. Oltre al «sì» di Stankovic e alla conferma di Stam, che Milan, Inter e Juve continuano a inseguire.

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