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TOUR DE FRANCE: L'OLANDESE VINCE LA DICIASSETTESIMA TAPPA DOPO AVER STACCATO I NOVE COMPAGNI DI FUGA

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Alcuni, come quello di Cipollini, non partono proprio perché non ritenuti all'altezza dei nuovi standard internazionali; altri partono ma arrivano sempre in ritardo, vedi ad esempio quelli dei velocisti rimasti in gara al Tour, del tutto incapaci di tenere in mano la corsa o di recuperare una fuga o di imporre un ritmo costante al gruppo: e così le uniche volate cui possiamo assistere sono quelle valide per l'undicesimo posto. Non proprio il massimo del pathos. Infine ci sono treni che partono e arrivano al momento giusto: Servais Knaven, per esempio, scattato ieri da un gruppetto di fuggitivi a 18 km dalla conclusione e capace di tenere a bada gli inseguitori fino al traguardo, da lui tagliato a braccia alzate. Di lui si dirà: «Quel giorno a Bordeaux andava come una locomotiva», e con questo appellativo che negli anni '30 fu anche di Learco Guerra possiamo chiudere la metafora ferroviaria. Per riflettere invece sulla sfortuna di Paolo Bossoni, che faceva parte dei dieci in fuga sin dall'inizio della tappa (a proposito, ecco l'elenco: Bossoni, Commesso, Knaven, Van Bon, De Groot, Garcia Acosta, Luttenberger, Mengin, Clain, Parra), e che non ha potuto opporsi allo scatto di Knaven, vanamente inseguito: i 20" abbondanti che l'olandese aveva guadagnato sugli altri nove non sono più stati recuperati, e così Bossoni si è dovuto accontentare della volata per il secondo posto, vinta a mani basse. Come dire: se fosse stato ripreso Knaven sarebbe stato l'italiano a gioire. Postilla alla metafora: ci sono treni che passano una volta nella vita e non si riesce a prenderli. Il gruppo, in tutta calma, è arrivato a oltre otto minuti dal vincitore, e va anche bene visto che il vantaggio dei fuggitivi era arrivato anche a sedici minuti e mezzo. Nulla cambia in classifica in attesa della crono (a parte Luttenberger che sale dal diciottesimo al tredicesimo posto), nulla cambia oggi nel percorso: altra frazione piatta (Bordeaux-Saint Maxent de L'Ecole, 203 km), sarà ancora fuga da lontano o avremo l'atteso sprint di gruppo?

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