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di SIMONE PIERETTI LOS ANGELES - Mancini ha le idee chiare: il tecnico laziale ha deciso di cambiare strada.

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L'allenatore-manager cambia rotta, continuando a seguire con attenzione i ragazzi che ha a disposizione. «Posso ritenermi soddisfatto della partita contro il Club America - ha dichiarato il tecnico jesino al termine della sfida contro i messicani - nella prima parte di gara abbiamo sofferto, ma dietro le spalle avevamo un lunghissimo viaggio da smaltire e una condizione fisica differente rispetto ai nostri avversari. Dopo la prima mezz'ora ci siamo sciolti, abbiamo iniziato a giocare realizzando un gran bel gol con Corradi e sfiorando in più occasioni il raddoppio. Il campionato in Messico parte fra una settimana, noi avremo ancora tempo per migliorare la nostra condizione atletica. La cosa più importante di questo incontro era quella di mettere nelle gambe dei giocatori altri novanta minuti di gioco». Mancini guarda avanti e lo fa con la solita decisione che lo contraddistingue: sa di non avere tempo da perdere e per questo chiede, vuole e pretende che gli sia messa a disposizione l'intera rosa che affronterà la prossima stagione. Mancio cambia strada, quella di Udine non sembra essere più percorribile: «Quando le cose vanno troppo per le lunghe non si arriva mai ad una conclusione soddisfacente. Mi sembra che nella trattativa con l'Udinese ci siano sempre troppi problemi: credo che la cosa migliore sia quella di lasciar perdere ed iniziare a percorrere strade alternative. Del resto non avrei neppure modo di far giocare in Champions League questi calciatori: siamo al 25 di luglio, il primo turno ci sarà fra meno di tre settimane e occorre sempre del tempo prima che i nuovi arrivati possano inserirsi negli schemi di gioco. Ho un'ottima squadra e un gioco consolidato, va bene così». Mancio chiude la porta in faccia a Jorgensen, Pizarro e Alberto (in realtà quest'ultimo ha ancora delle possibilità di arrivare): il mercato della Lazio potrebbe cambiare, così come le prospettive di qualche altro calciatore biancoceleste. Favalli? «Fino a qualche giorno fa la situazione era ben chiara: lui ha chiesto di essere ceduto e la società era pronta ad accontentarlo. Adesso tutto torna in gioco». Le intenzioni del tecnico, con l'arrivo di Jorgensen e la partenza di Favalli erano ben chiare: Cesar schierato sulla linea dei quattro difensori. Adesso sarà tutto più complicato, ma restano ancora cinque giorni per vivere fino alla fine l'avventura americana. Le ultime di mercato Stamattina Baraldi sarà a Milano per chiudere il passaggio in prestito di Favalli all'Inter. In biancoceleste arriverebbero, sempre in prestito Pasquale e Dalmat, anche se quest'ultimo vuole la Lazio ma non con questa formula parziale. Solo dopo aver chiuso questa operazione Baraldi si dedicherà alla quarta punta (favorito sempre Di Vaio ma la Juve chiede in cambio Fiore più di Giannichedda). Saltato completamente l'affare con l'Udinese. Pizarro amaro: «Spero sia la decisione definitiva». Ferme le altre trattative che devono portare Mendieta a Bilbao, Chiesa al Siena e Baggio in Inghilterra.

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