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Barrichello «A Silverstone ho pianto per papà»

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Barrichello sul podio di Silverstone ha ricordato quando suo papà vendette l'auto per permettergli di diventare un pilota vincente e la sensazione struggente lo ha fatto scoppiare a piangere. Lo ha raccontato lui stesso dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, assaporando ancora il sapore dolce di una vittoria che era sembrata molto lontana, il venerdì. «Per le qualifiche di venerdì ho provato una differente mescola di gomme, visto che non avevo avuto la possibilità di usarle dopo la rottura del motore della mattina - ha ricordato il pilota ricostruendo l' atmosfera inglese, prima di rivelare le sensazioni del podio e le disavventure del dopo gara, quando ha perso l' aereo e si è rotto il trofeo - Le cose però sono andate diversamente da come preventivato e, unitamente al tratto umido del tracciato, è bastato a far sì che mi girassi in pista. Sabato mattina la macchina ha lavorato in modo fantastico, così sapevo di poter fare una buona qualifica anche se ero il primo a scendere in pista». Tra i molti colpi di scena del Gran Premio, la coincidenza che anche la prima vittoria di Barrichello in Germania nel 2000 fosse stata caratterizzata da uno spettatore che aveva invaso la pista. «Ma lo scorso week-end - ha detto Rubinho - l' uomo sul tracciato non mi ha agevolato, visto che le mie gomme si stavano comportando bene e io avevo appena superato Raikkonen. Non avevo capito perchè la Safety Car fosse uscita. Quando mi sono fermato per il pit-stop ho realizzato che non avevo mai visto una pit-lane così intasata! In quell' occasione ho perso sei posizioni, ma avevo una buona macchina e le Bridgestone erano fantastiche, così ho iniziato a superare».

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