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Roma e Napoli rischiano l'esclusione dai campionati

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Il Consiglio di Lega non ha ritenuto che fossero stati rispettati dalla Roma gli adempimenti regolamentari richiesti. A carico delle due società è pervenuto il parere «sfavorevole» della Covisoc. Nel comunicato ufficiale della Lega, in riferimento alla riunione del Consiglio per l'esame degli adempimenti ai fini delle iscrizioni ai campionati, si rileva che «con comunicazione pervenuta dalla Figc in data 22 luglio 2003 è stato trasmesso il parere sfavorevole della CO.VI.SO.C. all'iscrizione al Campionato 2003/2004 delle Società A.S. Roma e S.S. Calcio Napoli»; inoltre il Consiglio di Lega «per quanto di propria competenza in ordine alla sussistenza dei requisiti per l'iscrizione ai Campionati, ha rilevato a carico della A.S. Roma mancati adempimenti regolamentari». Quindi, è stata comunicata «la non iscrizione» di Roma e Napoli ai rispettivi campionati di serie A e serie B. «Le Società AS.Roma e SS.Calcio Napoli - conclude il comunicato - potranno presentare ricorso alla Figc entro 48 ore avverso la presente decisione nei termini e con le modalità stabilite dal C.U. n.151/A del 28 aprile 2003 della Figc». Sia da Roma che da Napoli, però, non trapela nessuna preoccupazione. In casa giallorossa la notizia era attesa e non ha colto di sorpresa l'entourage del presidente Sensi che già oggi presenterà ricorso contro la decisione della Lega. Sempre oggi Sensi salderà personalmente tutti i debiti. Il nodo della questione sono soprattutto i 900mila euro di multe non pagate dalla Roma alla Lega. Sensi si è rifiutato di saldare il debito perchè vuole rifare i conti. La cifra da pagare, infatti, sarebbe sproporzionata rispetto a quella pagata da altri club. Oltre alle multe la Roma ha 4 milioni di debiti per le mutualità da dare alla Lega e 9 milioni di debiti con i propri tesserati (anche ex) per stipendi non pagati e arretrati relativi ai premi (secondo posto di due stagioni fa). Il debito complessivo ammonta a 14 milioni di euro. Da qui si spiegano le trenta liberatorie non ancora firmate che però riguardano solo calciatori e non membri dello staff tecnico. Intanto ci sono anche il Genoa e il Cosenza fra le società di C/1 che al momento non risultano avere i requisiti per iscriversi al prossimo campionato. In tutto sono 23 i club (8 di C/1 e 15 di C/2) che evidenziano posizioni ritenute irregolari nei confronti di Lega e Covisoc anche se, come ha tenuto a precisare il presidente Mario Macalli, ci sono casi e casi: i più gravi e delicati sono considerati quelli relativi al Cosenza, all'Aquila, alla Spal e al Cosenza (tutte di C/1), mentre in C/2 preoccupano particolarmente Macalli, anche per le incertezze che le riguardano, l'Aglianese, l'Alzano, il Paternò e il Thiene. In dettaglio: per la C/1 non risultano ad ora iscritte Cittadella, Cosenza, Genoa, l'Aquila, Spal, Taranto, Varese, Viterbese. Per quanto riguarda la C/2: Aglianese, Alzano, Brindisi, Carrarese, Gladiator, Isernia, Latina, Legnano, Nocerina, Palmese, Pordenone, Pro Vercelli, Thiene. Le società potranno presentare ricorso motivato entro le ore 19 di domani consegnandolo a mano nella sede della Federcalcio, a Roma, e copia negli uffici romani della Lega di C, mentre i documenti nelle stesse sedi entro le ore 19 del 28 luglio. La decisione definitiva sull'ammissione ai campionati verrà assunta dal Consiglio federale nella riunione del 31 luglio 2003.

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