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FORMULA 1: GP D'INGHILTERRA

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Il campione del mondo e la F2003-GA gommata Bridgestone hanno dominato la prima ora di qualifiche, su un asfalto asciutto ma leggermente inumidito da qualche goccia di pioggia che ogni tanto continua a cadere su Silverstone. È di Schumi la pole del venerdì del Gp di Gran Bretagna, col tempo di 1'19"474, ottenuto nonostante una lieve sbavatura in una curva. Un segnale di inversione di tendenza, dopo gli incubi del Nurburgring e di Magny Cours, in parte previsto, in parte dovuto ai progressi ottenuti nella settimana di test su tre circuiti che ha preceduto l'appuntamento inglese. Segnale parzialmente rovinato dall'errore di Barrichello nel suo giro veloce, quando ha messo la ruota posteriore destra sul cordolo della curva Brooklands, perdendo aderenza e finendo sull'erba, per partire penultimo, oggi, nella qualifica che conta davvero, davanti solo alla Minardi di Justin Wilson, che non è stato capace di finire nemmeno il giro di lancio. La Ferrari ha messo dietro le grandi rivali dell'ultimo scorcio di stagione. Juan Pablo Montoya, in pole position un anno fa in 1'18"998, è finito secondo e distaccato di 275 millesimi. Ralf Schumacher, il pilota del momento con le due vittorie in fila (e due doppiette Bmw-Williams) nelle ultime gare del mondiale, è rimasto al terzo posto, a 314. E dopo di loro è finita la Renault di Fernando Alonso, quarto davanti alla Toyota di Olivier Panis ed all'altra Renault di Jarno Trulli. Dietro di loro, lo scozzese David Coulthard, in evidenza nelle prove libere col tempo più veloce, e solo settimo con la McLaren-Mercedes, davanti alla Jaguar di Mark Webber, alla Bar-Honda di Jenson Button, alla Toyota di Cristiano Da Matta, alla Jaguar di Antonio Pizzonia, ma soprattutto all'altra freccia d' argento di Kimi Raikkonen, che nel suo giro veloce ha commesso l'ennesimo errore della stagione, restando al dodicesimo posto a 1"591 da Schumacher.

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