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DALLA RUSSIA CON FURORE

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Cento milioni per prendere RaulÈ l'ultima follia di Abramovich, che avrebbe offerto al Real una cifra record

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La certezza è che Roman Abramovich, nuovo proprietario del Chelsea, è comunque riuscito nella non facile impresa di movimentare le prime settimane di calcio-mercato. A dire la verità l'unico vero colpo messo a segno dal miliardario russo è stato quello di Geremi, prelevato dal Real Madrid. Ora sembra vicino all'irlandese Duff ma l'impressione è che il «terremoto» Abramovich debba ancora scatenarsi. Dopo i no incassati per Nesta, Totti, Vieri, Trezeguet, Shevchenko e Davids (anche se nella trattativa per l'olandese c'è ancora uno spiraglio), il giovane magnate, secondo per ricchezza solo al padrone del petrolio russo Michail Khodorkovskij, si prepara a piazzare quello che sarebbe l'acquisto più costoso nella storia del calcio. La notizia rimbalza dalle colonne del «Daily Express» ed ha del clamoroso: il Chelsea ha offerto 100 milioni per acquistare dal Real Madrid Raul. Sempre secondo il tabloid inglese, Abramovich potrebbe far leva sugli ottimi rapporti con il presidente delle «merengues» Perez per portare a Londra l'attaccante spagnolo che proprio in questi giorni sta discutendo il suo rinnovo contrattuale con il Real. Pura fantascienza. Forse sì, anche se il silenzio del club spagnolo vale almeno come una mezza conferma. Raul è il simbolo del Real, è almeno tra i cinque giocatori più forti del mondo, ma di fronte ad un'offerta del genere sarebbe quasi delittuoso non fermarsi a riflettere. Se Raul dovesse approdare a Stamford Bridge, il suo sarebbe il trasferimento più caro della storia del calcio. Polverizzerebbe di gran lunga il primato che appartiene a Zidane, passato dalla Juventus al Real per una cifra che si aggira attorno ai 78 milioni. In questa speciale classifica seguono Figo (dal Barca al Real per 60 milioni) e Crespo (dal Parma alla Lazio per 55 milioni). Se dovessimo scommettere sulle possibilità che Raul il prossimo anno approdi alla corte di Ranieri, non punteremmo una cifra troppo alta; eppure la storia del giovane Abramovich è costellata solo di grandi successi. Una vita vissuta sempre pericolosamente, sul filo dell'illegalità ed un patrimonio da 3 miliardi di dollari che lo hanno reso uno degli uomini più potenti della nuova Russia. Per il suo tecnico Ranieri, Abramovich ricorda il primo Berlusconi per «entusiasmo e capacità economiche». Per noi invece, non è affar facile comprendere che uomo si nasconda dietro quello sguardo d'acciaio che ci si aspetta da un uomo forgiato dalla scuola del capitalismo di Mosca. Sicuramente è un uomo che ama le sfide. Quella del Chelsea è solo l'ultima. La più curiosa è stata quella di farsi eleggere con il 92% dei voti Governatore della Chukotka, una delle regioni più remote e miserabili della Terra. Un pezzo di tundra grande settemila chilometri e nove fusi orari lontano da Mosca, esattamente di fronte all'Alaska e coperto di neve e ghiaccio per nove mesi all'anno. Una sorta di autoesilio che aiuta a comprendere meglio quel personaggio che potrebbe strappare Raul al Real. Alla faccia delle riduzioni d'ingaggio e del decreto spalma-debiti.

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