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Gibilisco non soffre di vertigini

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Un coro unanime di tecnici e addetti ai lavori che suonava così: «Stasera Gibilisco fa il nuovo primato italiano nell'asta». Coro che ha fatto un po' storcere il naso al presidente della Fidal Gola: «Di solito le prestazioni si aspettano nelle gare su pista, dove ci sono riscontri cronometrici precisi. Nei salti fare previsioni è molto più difficile. Io mi auguro solo che Giuseppe faccia una buona gara». Caro Presidente, Giuseppe Gibilisco, 24 anni (è nato il 5 gennaio del '79) da Siracusa, cresciuto atleticamente a Formia, dove vive, ha fatto molto meglio. Non solo ha battuto il primato italiano (5.75) fatto registrare da Pizzolato a Milano nel '97, ma, quel record, l'ha addirittura demolito. Gibilisco prima ha scavalcato l'asticella a 5.77, poi ha messo le ali, andando a 5.82, misura che è valsa il secondo posto nel meeting romano e un bel biglietto da visita per i Mondiali di Parigi. Un record che ripaga l'azzurro di tanti sacrifici: «Quelli della mia ragazza Maria e della mia famiglia. Mi sono sacrificato per tanti anni». Già, e alla fine il record, per questo ragazzo del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, è arrivato, anche se in allenamento Gibilisco ha fatto meglio: «Provando a Formia, sono arrivato a 5.85. Il record lo avevo nelle braccia da tempo, anche se all'inizio della competizione non mi sentivo molto bene, ero un po' scarico. Però mi sono allenato bene, sapevo di valere questa misura». Ma c'è di più: Gibilisco, all'indomani del record italiano, già vede nuovi orizzonti: «Per i Mondiali di Parigi sto preparando una sorpresa. Voglio saltare 5.90, anche se il mio obiettivo è stabilire a 6 metri il nuovo record azzurro». Pensa in grande il finanziere e diversamente non potrebbe essere. È allenato da Vitaly Petrov, nome che a molti non dice nulla, ma che ai saltatori ricorda un personaggio che ha fatto la storia di questa disciplina, Sergey Bubka. Petrov era l'allenatore dell'ucraino e adesso cura personalmente Gibilisco. A proposito di Bubka, l'asta, dopo aver perso il suo re, ancora cerca un successore. È improponibile dire che Giuseppe possa caricarsi sulle spalle un simile fardello, ma Bubka, incontrando tempo fa il siracusano, predisse lui un grande futuro. Avveratosi.

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