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Tour de France Lo spezzino vince anche la quinta tappa. Pena rimane in maglia gialla Petacchi mattatore, tris d'applausi

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E invece Alessandro Petacchi è diventato protagonista assoluto della prima settimana di gara, con tre vittorie in sei tappe: il 50%, e solo perché due crono si sono messe di mezzo a sporcargli la media. E' quasi un personaggio da romanzo, questo Petacchi, col suo fare da eterno insoddisfatto, con l'aria di chi pare appena reduce dal funerale del suo gatto e invece solo tre minuti prima ha umiliato la noblesse des sprinteurs del mondo intero. Tutti alle sue spalle, dal primo all'ultimo della categoria. Non è al massimo della condizione, lo spezzino, se ne è lamentato sin dal primo giorno, e meno male che è così, perché altrimenti cosa avrebbe combinato? Si è scoperto essere il più forte sprinter del mondo, puntualmente umilia tutti gli specialisti del settore che provano a opporglisi, lui parte ai 200 metri (o anche ai 250, come successo nelle due precedenti volate vinte), e non vede più nessuno, nessuno riesce a mettergli le ruote davanti. Ieri ha battuto di una bicicletta e mezza Jaan Kirsipuu, estone che in età avanzata (compirà 34 anni il 17 p.v.) sta vivendo una stagione d'oro, con 9 successi: troppo poco per Petacchino, che di successi ne ha incamerati finora 15: 6 al Giro e 3 al Tour, e 3 in Aragona, e 1 alla Parigi-Nizza e alla Valenciana, e per finire anche un'affermazione in linea, al Trofeo Puig. Un'annata indimenticabile, questo 2003. Ieri ha almeno dato, Alessandro, una vaga impressione di rendersi almeno un po' conto di quello che sta combinando: «Sto tenendo una media migliore di quella del Giro», il che è tutto dire. Spera di vincere qualche tappa anche alla Vuelta, corsa che ama e che lo vedrà protagonista a settembre. Noi ci accontenteremmo di rivederlo davanti a tutti anche oggi, nella Nevers-Lyon, 230 chilometri che potrebbero premiare ancora gli sprinter se la salitella posta a 23 chilometri dall'arrivo non spezzetterà troppo il gruppo: Bettini, all'attacco nel finale ieri, prima del volatone, l'ha già eletta a luogo del suo scatto da giustiziere. In ogni caso, sarebbe un epilogo a noi favorevole. Poi da domani le Alpi, e sarà tutta un'altra storia.

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