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di FABRIZIO MARCHETTI LA LAZIO dà l'ultimatum all'Udinese.

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Non è bastata un'altra giornata di frenetici contatti sull'asse Roma-Udine per sbloccare la situazione. Il nodo è sempre Liverani: il centrocampista non ha ancora accettato il passaggio in Friuli e sembra orientato per un diniego a oltranza. Insomma occorre aggirare l'ostacolo e ieri la società ci ha provato. Ha contattato la Juventus per proporre lo scambio tra l'ex perugino e Maresca, eventuale pedina di scambio per arrivare a Pizarro. Fumata nera. Nel senso che i bianconeri hanno risposto picche, offrendo in cambio, per Liverani, il cartellino di Salvatore Fresi. Niente da fare, si riparte da zero. E allora si proverà di nuovo a convincere Liverani, anche se il centrocampista è irremovibile e neanche il primo pressing di Mancini (ieri, nel giorno del pre-raduno) ha sortito gli effetti auspicati. Il tecnico però ha fretta e vuole conoscere l'esito della trattativa, chiamata a sconvolgere i piani e l'assetto tattico della nuova formazione. Perché Pizarro, per Mancini, è una priorità assoluta. Insomma Jorgensen e Alberto rimangono in lista d'attesa, come Castroman: tutto ruota intorno a Liverani—Pizarro. Ieri il diesse Cinquini e De Mita (che diventerà ufficialmente vicediggì nelle prossime ore) hanno provato a scardinare il muro friulano senza successo ma contano di chiudere il discorso in modo proficuo. Lopez, l'ora della verità L'attaccante argentino ha parlato ieri con Mancini: ha preso tempo, altri due giorni, per cercare di conoscere il proprio futuro. L'incontro con Llorente, diggì del Valencia, è slittato a oggi. L'accordo tra i due club è stato già raggiunto: ora si tratta di convincere l'attaccante ad accettare la soluzione spagnola. Dietro ci sono questioni relative a commissioni arretrate, richieste da Hidalgo, manager del giocatore, ma anche problematiche relative all'ingaggio percepito dal Piojo. Il club valenciano offre all'argentino 2 milioni, una somma inferiore, di molto, a quella che il giocatore percepisce dalla Lazio, che si aggira intorno ai 2,7 milioni. L'operazione, quindi, non è semplice. Si cercherà il compromesso, con la speranza che tutto rientri, regalando alla società linfa vitale per il mercato. Perché a questa operazione sono legati altri affari in entrati, su tutti Mutu. E sempre oggi arriverà nella Capitale Toldrà, procuratore di Mendieta, per cercare di dirimere l'altro problema del mercato biancoceleste. Lo spagnolo ha richieste in Inghilterra (Middlesbrough) ma potrebbe anche tornare in Spagna, o meglio, al Barcellona o proprio al Valencia per chiudere il cerchio relativo a tutte le pendenze arretrate. La Lazio è pronta a svincolarlo, gratis. Ipotesi alternative: buonauscita con rescissione del contratto, ma al momento prevale la prima soluzione. Idea Cordoba Ieri Cinquini ha avuto un contatto con Cordoba, il portiere colombiano con trascorsi al Perugia. Dopo la rinuncia a Marchegiani (che finirà al Napoli, tardivo l'inserimento della Reggina), la società cerca due numeri uno, da piazzare alle spalle di Peruzzi. In lista d'attesa ci sono sempre Taibi e Sereni, legato all'Ipswich. Se ne parlerà nei prossimi giorni. Intanto ieri il procuratore di Stankovic, Vinicio Fioranelli, ha smentito l'esistenza di un incontro, già fissato, per la firma del suo assistito su un'intesa fino al 2008. «Prima di parlare del futuro dovremo risolvere tutti i problemi del passato». Il sogno nel cassetto si chiama invece Diego, talento del Santos, seguito con interesse da mezza Europa.

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