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di FRANCO BOVAIO LUCIMAR da Silva Ferreira, in arte Lucio, era già stato nel mirino ...

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Proprio nella Bundesliga si è affermato come uno dei più forti difensori del mondo, al punto di diventare titolare inamovibile della Seleçao brasiliana divenuta Campione del Mondo l'anno scorso. I suoi pregi principali sono l'aggressività con cui marca o va in anticipo sugli attaccanti avversari e l'essenzialità delle sue giocate, anche se qualche volta la natura brasiliana viene fuori, soprattutto quando esce palla al piede dalla propria area di rigore. Favorito dalla stazza fisica (è alto m.1,88 per 81 chili di peso) ha nel gioco di testa il suo punto forte, tanto che spesso si spinge in avanti in occasione di corner o calci piazzati per cercare di sfruttare le proprie doti acrobatiche, cosa che tra l'altro gli riesce anche bene, visto che nelle 65 partite giocate nel campionato tedesco ha realizzato 12 gol. Lo scorso 8 maggio ha compiuto 25 anni e dunque è nel pieno della maturità fisico-atletica di un calciatore professionista. Sposato con Dione ha una figlia di nome Victoria ed è molto legato alla famiglia. Nella Bundesliga, dopo averlo visto giocare, lo hanno soprannominato «Das Tier» (l'animale), ma lui non ama molto che lo si chiami così. Nel campionato appena passato è stato fermato da un infortunio alla pianta del piede (una deformazione ossea che lo ha costretto ad operarsi negli Usa) e senza di lui al centro della difesa il Bayer (sempre protagonista delle stagioni passate) è finito in zona retrocessione per poi salvarsi sul finire del torneo. Un dato indicativo di quanto la sua presenza sia importante in un reparto arretrato di qualsiasi squadra, specie in quello tutto buchi della Roma di quest'anno. Con lui accanto, infatti, crediamo che ora anche Samuel potrà ricominciare a giocare con più tranquillità.

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