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ENRICO PREZIOSI non ha perso occasione per sparare nuovamente a zero su Franco Carraro.

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«Carraro è il male del calcio italiano. Gestisce il calcio come la bottega di casa sua». Si è parlato anche del blocco delle retrocessioni, un argomento particolarmente a cuore del numero uno dell'Atalanta Ivan Ruggeri. Il blocco delle retrocessioni per la serie A e B è stato chiesto ieri da Ruggeri per «sanare situazioni un pò ingarbugliate» che si sono create alla fine di questo campionato. Il riferimento è ovviamente al Catania ma Ruggeri fa balenare altri casi, nei quali preferisce non entrare nei dettagli, che potrebbero convincere la Figc «a mettere una coperta sopra a dei problemi che potrebbero essere risolti dalla creazione di una serie A a 20 squadre e di una B a 22». Dal momento che l'Atalanta è una delle squadre retrocesse, Ruggeri sa bene di «essere uno dei diretti interessati» e che «quindi non toccherebbe a me parlare», ma «quando se n'è discusso in Lega, non c'era il caso Catania e quello di altre società in ballo e, quindi, il blocco delle retrocessioni potrebbe adesso essere la soluzione giusta». Ruggeri ci tiene inoltre a precisare che non è Franco Carraro il primo colpevole di questa difficile situazione del calcio: «Non sta a me chiedere le sue dimissioni - spiega - e non le ho mai chieste. Non ho niente contro Carraro, non so se abbia commesso degli errori, non vedo perchè dovrebbe andarsene e non penso che se ne andrà. Nel caso lo facesse, il commissariamento della Figc potrebbe creare presupposti diversi per arrivare al blocco delle retrocessioni. Ma penso che il presidente federale rimarrà al suo posto».

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