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LA JUVE PENSA SEMPRE AL SENESE

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Dal ritiro azzurro di Coverciano Bernardo Corradi non risparmia critiche alla sua società. È rimasto deluso per alcune dichiarazioni, così il suo futuro appare pieno di interrogativi: potrebbe finire alla Juventus nonostante il tecnico dei laziali, Roberto Mancini, abbia ribadito più volte, anche in queste ore, di averlo inserito nella lista degli incedibili. «A Roma sono andato proprio perché c'è un allenatore che mi voleva e che mi ha dato fiducia - ammette l'attaccante toscano - purtroppo c'è anche chi ha detto che non volevo bene alla Lazio quando invece credo di aver dimostrato il contrario, cercando sempre di dare il massimo e stringere i denti per aiutare la squadra. Sentirsi dire certe cose non è stato bello, mi hanno fatto star male, mi hanno ferito». Al centro della vicenda che sta riguardando Corradi, reduce dal gol che ha sbloccato l'amichevole della Nazionale di martedì con l'Irlanda del Nord, ci sarebbe il mancato assenso alla rateizzazione dell'ingaggio e alla conversione in quote azionarie di cinque mensilità relative a questa stagione. «Non sono io che ho cambiato le carte in tavola, avevo detto sì al piano di risanamento e sono stato il primo ad accettare il regime di salary cup. I discorsi fatti con la società riguardavano piuttosto un eventuale prolungamento ed è qui che non mi sono state date precise garanzie. Comunque non ho mai detto di voler andare via dalla Lazio anche se a questo punto non so proprio dove giocherò la prossima stagione. Mi vogliono tutti compresa la Juventus? Solo voci. Per ora ho fatto le valigie, ma per andare in vacanza a suo tempo valuteremo e decideremo. L'anno scorso andai in vacanza sereno sapendo che ero destinato all'Inter, poi è successo quel che è successo. Sono stato ben contento di andare alla Lazio, Mancini mi voleva, mi stimava e infatti mi ha sempre dato fiducia. Purtroppo qualcuno, negli ultimi tempi, ha cambiato le carte in tavola».

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