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In cantiere la Roma del futuro

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La sentenza di Baldini nell'immediato dopo-gara di sabato all'Olimpico che ha chiuso mestamente il campionato della Roma, pantografa alla perfezione lo stato d'essere giallorosso. Adesso le parole saranno a porte chiuse, quelle tra Capello e Sensi, probabilmente martedì a Trigoria e serviranno per decidere che direzione prendere. Le due parti, in un modo o nell'altro, sembrano aver trovato il giusto equilibrio per continuare assieme il cammino in giallorosso. Il presidente Sensi ha assicurato anche pubblicamente che farà i quattro acquisti promessi al tecnico. Capello ha accusato il colpo sulle dichiarazioni del numero uno giallorosso dopo Roma-Milan, ma sembra aver ben assorbito la botta. Adesso si dice pronto per ripartire, nonostante da Milano continuino a suonare sirene nerazzurre ed ha pronta la scaletta delle cose da chiedere al presidente Sensi per il prossimo anno. C'è una squadra, un gruppo, da ristrutturare attorno ai soliti nomi. Più o meno undici i giocatori che resteranno e sui quali costruire il futuro: la nuova Roma. Emerson, Totti e Samuel, la colonna portante della nuova Roma. Ma proprio da qui potrebbero arrivare i primi problemi. Già, perché domani c'è in programma l'incontro tra la Roma e i procuratori di Samuel al quale Sensi, più volte in passato, aveva promesso il rinnovo con ritocco del contratto. La cosa va in antitesi con la nuova strategia imposta dal numero uno giallorosso che vuole ridurre del 25% gli ingaggi a giocatori e staff tecnico. I procuratori di Samuel non sembrano pronti a scendere a compromessi, anche perché arrivano a Roma per avere un aumento e si troveranno di fronte una decurtazione del 25%. Sarà difficile e le parti prenderanno probabilmente tempo: il che vuol dire che Samuel sentirà anche cosa ha da proporgli il Real Madrid che da mesi gli fa una corte sfrenata. Non a caso la Roma cerca di far slittare l'incontro in programma oggi. Una cosa più o meno simile accadrà quanto tutti i pezzi «pesanti» della Roma andranno a ridiscutere i nuovi ingaggi imposti da Sensi. Non è un caso se, proprio con Cafu, le cose siano ancora tutte da stabilire. L'addio, dato più volte per certo, ora potrebbe essere rimandato di almeno un paio d'anni. Il brasiliano sta pensando al biennale propostogli da Baldini che prevede, ovviamente, una notevole riduzione dell'ingaggio. Anche per questa trattativa si entra nella settimana decisiva, visto che proprio da oggi Baldini inizierà i colloqui con i giocatori per la contrattazione sulla riduzione. Al ds giallorosso è arrivata la patata bollente lanciata da Sensi, perché dovrà essere lui a fare tutta la parte tecnica, discutere con i giocatori e trovare delle soluzioni alternative al problema. L'idea è che «qualcuno» sarà esentato dal discorso riduzioni. Qualche attrito anche tra coloro che lasceranno la Roma a fine stagione. Ieri sfogo di Fuser, deluso dalle dichiarazioni di Capello post-Atalanta. «Non è vero che non ho voglia, solo che quando giochi così poco non è facile farti trovare pronto. Se mi avesse detto che c'era la possibilità di giocare, mi sarei fatto trovare pronto. Io sono un professionista, mantengo le promesse eppoi... non mi pagano da dicembre. Serve altro?».

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