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INTERNAZIONALI D'ITALIA: SI QUALIFICANO SERENA WILLIAMS E LA SELES

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I risultati dei tornei dello Slam sono stati al riguardo molto eloquenti. Da quando Adriano Panatta e Corrado Barazzutti hanno abbandonato l'attività, la seconda settimana dei grandi tornei è diventato un traguardo proibito per i nostri giovanotti. Fece eccezione, per una volta in Australia, Cristiano Caratti nel 1991 ma fu un lampo isolato, senza seguito. Invece Raffaella Reggi, Sandra Cecchini, Laura Golarsa, Silvia Farina, Francesca Schiavone, addirittura Adriana Serra Zanetti qualche soddisfazione ce l'hanno data. Le classifiche del computer confermavano la situazione perché l'anno scorso siamo arrivati ad avere tre giocatrici nelle prime quaranta. Se però il confronto lo limitiamo agli Internazionali, troviamo che le ragazze qui non hanno mai fatto grandi cose. Silvia Farina, la migliore tennista italiana degli ultimi dieci anni, qui a Roma non era mai andata oltre il terzo turno, peraltro raggiunto per la prima volta l'anno scorso. Tutto questo per dire che non mi sono sorpreso ieri nel vedere Silvia perdere in due set di fronte a Magdalena Maleeva, la minore delle tre sorelle bulgare (Manuela e Patarina si sono ormai ritirate). Più deludente e meno attesa è stata invece la sconfitta subita dalla Schiavone di fronte alla slovena Maja Matevzic, una mancina che gioca un buon tennis ma non è un modello di continuità. Purtroppo nemmeno la presenza di Serena Williams e di Monica Seles ha svegliato il pubblico romano per cui anche ieri le tribune del Foro Italico erano quasi deserte. La Seles, che al Foro Italico ha vinto due volte a distanza di dieci anni (1990 e 2000), ha dovuto fare i conti all'inizio con i colpi violenti della svizzera Myriam Casanova che ha evidente limiti di mobilità ma che quando arriva bene sulla palla ne ricava traiettorie micidiali. Inevitabilmente l'autonomia della Casanova si è esaurita dopo il primo set per cui Monica ha finito per vincere senza problemi ma la prestazione della svizzera è stata incoraggiante per tutte le ragazze e le signore che hanno problemi di linea. In quanto a Serena Williams ha impressionato l'evidente perdita di peso. Sono circolate varie teorie, alcune maliziose, altre più innocenti («si è fatta ridurre il seno» ha suggerito Lea Pericoli), certo la sua prestazione è stata inferiore alla attese perché la sua avversaria, la ceka Klara Koukalova è riuscita a portare a casa un punteggio dignitoso. Ha sorpreso la sconfitta dell'americana Chanda Rubin, testa di serie numero sei, contro la francese Emilie Loit, entrata in tabellone come lucky loser ma capace ogni tanto di buone partite se è vero che nel gennaio scorso è stata a due punti dal battere Serena Williams all'Australian Open. In chiusura di giornata Flavia Pennetta ha salvato l'onore del nostro tennis ottenendo un risultato di prestigio contro l'argentina Clarisa Fernandez, semifinalista l'anno scorso al Roland Garros e numero 28 nella classifica mondiale. La Pennetta ha cominciato piuttosto bene, ha contenuto il ritiro dell'avversaria chiudendo il primo set per 6-4. Poi la Fernandez, che quest'anno aveva giocato molto poco, ha trovato la misura del suo colpo migliore, il dritto, ed è riuscita a vincere il secondo set ma nel terzo la determinazione ed anche la migliore condizione atletica della nostra giocatrice hanno prevalso. Infatti la Fernandez ha preso troppi rischi nel tentativo di abbreviare gli scambi ma ha sbagliato troppo e sul 4 a 0 per la Pennetta si è praticamente arresa. Comunque un successo incoraggiante anche se lascia in gara una sola delle nostre giocatrici però si tratta della più giovane e della più promettente. Oggi Flavia incontra l'israeliana Anna Smashnova, la moglie di Claudio Pistoleri. Qualcuno dice che si tratti di un derby, in realtà un matrimonio può cambiare un nome, non certo la nazionalità, almeno in termini tennistici.

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