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Milan con Rivaldo, Recoba guida l'Inter

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È un intreccio di emozioni ed evasioni, di richieste (a San Siro non c'è più posto) e di sentenze. Milano si fermerà domani per l'unico derby d'Europa della storia della Coppa dei Campioni (e i suoi derivati) che porta dritto ad una finale. E più che studiare le mosse avversarie, Inter e Milan, usano le ultime ore per analizzare i propri umori, capire su chi contare, farsi coraggio, spronare, confidare, sperare. Cuper, avvolto dal fascino perverso di utilizzare sempre formazioni nerazzurre diverse e impegnato in un intenso lavoro tattico, ha ancora troppi dubbi; Ancelotti, convinto sulla forza del gruppo, e sulla spericolatezza di Inzaghi ad un passo da un re di Coppa come Santillana e a quattro da Di Stefano (sono 45 i centri di Pippo nelle coppe europee), tiene aperto soltanto il ballottaggio Shevchenko-Rivaldo. L'assenza di Vieri e di Cristiano Zanetti pesa molto più dell'indisponibilità di Ambrosini o gli acciacchi di Serginho e Pirlo, e non basta ai nerazzurri affidarsi ai numeri e alla cabala. «Su nove partite senza Bobo abbiamo perso una sola volta» avverte il vicepresidente Giacinto Facchetti poco convinto di dare una bella notizia ai tifosi. In realtà chi trema davvero è proprio la squadra che ha più debolezze ed indecisioni. E non sembra un caso l'intervento del presidente Moratti. A 48 ore dal match usa i condizionali, mette le mani avanti, rivela le sue paure: «Se staremo bene fisicamente sarà un bel derby». L'evidente calo di condizione fisica dimostrato anche sabato a Bergamo contro l'Atalanta ha dunque creato allarmismo. L'Inter è consapevole di essere la sfavorita di questo match. Fallire tutti i confronti diretti non aiuta il morale. «Dovremo giocare con la convinzione che l'Inter è in semifinale perché ha vinto un premio. E se siamo qui è perché l'abbiamo meritato» tenta di scuotere il cuore nerazzurro il difensore Marco Materazzi dando una strigliata a Recoba. «È da lui che mi aspetto grandi cose. È l'ora di dimostrare di essere un grande campione». Crespo e l'uruguaiano insieme garantiscono almeno una rete a partita e il Milan - che gioca il match d'andata in casa - è quello che vuole evitare. Per questo appare scontata la presenza di Costacurta a destra e Kaladze a sinistra, con Nesta e Maldini centrali. È a centrocampo che Ancelotti si gioca le carte più rischiose piazzando Gattuso, Brocchi e Seedorf e Rui Costa avanzato. Serginho è pronto, le quotazioni dell'uomo-derby rossonero sono in crescita.

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