Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

IL TECNICO: «CI GIOCHIAMO TUTTO IN TRE GIORNI»

default_image

Lippi cauto: «Una grande squadra da temere»

  • a
  • a
  • a

Il messaggio di Marcello Lippi è fin troppo chiaro: anche se la settimana che ha preceduto il big match non è stata affatto avvelenata, non bisogna pensare che i giallorossi siano poco motivati. «La Roma - spiega Lippi - spesso gioca bene e fa risultati. È una grande del campionato che non ha reso come era lecito aspettarsi, ma è tornata a giocare con entusiasmo e ha un rendimento alto. È un avversario assolutamente da temere, anche se la Juventus ha sempre fiducia nei propri mezzi». E poi Lippi spiega come si fa a conquistarla, questa fiducia: «Con le vittorie, una dopo l'altra, che ti portano consapevolezza. Certo, ci giochiamo tutto in tre giorni, ma questo è bello, è giusto, vuol dire che si è lavorato bene. In questo momento finale della stagione contano molto la testa, la condizione e la mentalità vincente». Una fase in cui il turn over conta poco, come conferma lo stesso Lippi: «Quattro-cinque partite alla fine permettono a ognuno di giocare senza particolari problemi, anche se a queste si aggiungessero due semifinali in più». Naturalmente è vietato parlare del Barcellona, come tenta invano di fare un cronista cinese. «Roma, solo Roma», risponde con ampi cenni Lippi. Aveva già spiegato ieri Ferrara, e Lippi concorda, che solo la concentrazione su un avvenimento permette di ottenere il massimo, che a sua volta aiuta a tenere il morale alto per l'impegno successivo. Una preoccupazione, per il tecnico, potrebbe essere la scarsa vena dell'incerottato attacco bianconero, ma Lippi tronca così ogni illazione: «Ho calcolato che sono andati a rete 18-19 giocatori, questo è un sintomo di forza, permette di far riposare gli attaccanti ogni tanto, quando sono meno in forma. Non abbiamo un capocannoniere ma non è detto che chi ce l'ha, vinca. Anzi, molto spesso chi ha il capocannoniere non vince nulla. Ma Del Piero e Di Vaio sono in grande crescita, prevedo la riesplosione di Alex a breve tempo. E sono d'accordo con Di Vaio quando ha detto che io non ho forzato i tempi del suo recupero: è vero e mi fa piacere se lo ha riconosciuto. Lui sbaglia qualche gol? È importante quanti ne segna e mi pare che dopo Del Piero sia lui il miglior marcatore». Su Trezeguet, Lippi non ha molto da dire, se non esprimere una speranza che cova ancora, quella di averlo a Barcellona. Ma un attacco così incerottato non scalfisce in Lippi la fiducia di avere una squadra che «saprà andare fino in fondo negli obiettivi stagionali». Mark Iuliano è appiedato da una tonsillite e non ci sarà, Lippi spera di recuperarlo al massimo per Barcellona. Per il resto, formazione scontata, con Tudor al posto di Montero, Pessotto vice-Zambrotta e Di Vaio in coppia con Del Piero.

Dai blog