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di LUIGI SALOMONE DIMENTICARE il derby, conquistare tre punti col Piacenza e lanciarsi ...

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La sfortuna ancora una volta ha voltato le spalle ai biancocelesti che avrebbero potuto affrontare un avversario scarico e ormai retrocesso se gli emiliani non fossero stati capace di battere in trasferta il Torino proprio domenica scorsa. Un risultato che ha trasformato la sfida dell'Olimpico nella classica ultima spiaggia nella quale Hubner e compagni si giocheranno le residue speranze di restare in A. Tant'è, la Lazio non può fare sconti, anzi ha l'obbligo di respingere l'assalto delle dirette concorrenti al quarto posto impegnate sempre in casa: il Parma contro il Torino, il Chievo contro la Reggina. Mancini vuole riassaporare il gusto del successo per rendere meno problematiche le ultime cinque partite di campionato quando anche il calendario diventerà ostile, come il destino finora beffardo soprattutto nei derby. Parla Mancini Il tecnico cerca di rianimare la squadra dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e invita i suoi giocatori a non sottovalutare l'avversario di oggi: «Non bisogna guardare la classifica del Piacenza, giunti a questo punto ogni gara rappresenta un test importante. Abbiamo un calendario leggermente più difficile rispetto alle altre pretendenti al quarto posto ma abbiamo un margine di vantaggio non indifferente». L'Harry Potter biancoceleste vuole una reazione da parte della Lazio ma teme anche un calo fisico dopo i tanti impegni ravvicinati: «Spero che non sia una giornata particolarmente calda: sarebbe un avversario in più». Respinge le accuse di un crollo nel ritorno: «I giudizi a volte sono troppo condizionati dai risultati. Io vedo una squadra che gioca come nei primi mesi della stagione ma allora tutto filava per il verso giusto mentre invece da qualche mese gli episodi puntualmente ci penalizzano». Mihajlovic migliora Qualche dubbio sulla formazione che scenderà in campo. Mihajlovic sta meglio e Mancini farà di tutto per schierarlo dall'inizio. Stamattina il serbo effettuerà il provino decisivo e, se ci sarà l'ok dei medici, si presenterà all'Olimpico per dirigere la difesa già orfana di Stam. Accanto a Sinisa, giostrerà Negro mentre sulle fasce saranno impiegati Oddo e Favalli (Pancaro non è al meglio della condizione). A centrocampo Mancini andrà sul sicuro col quartetto Fiore, Giannichedda, Stankovic e Cesar. In realtà, se Mihajlovic non ce la facesse, potrebbe esserci l'ingresso di Liverani al posto di Giannichedda visto che, senza il serbo, Mancini avrebbe la necessità di avere un costruttore di gioco in mezzo al campo. In attacco spazio a Corradi mentre nelle ultime ore Chiesa ha superato Claudio Lopez per l'altra maglia. Sono previsti 40.000 spettatori per una sfida che non accende i cuori dei tifosi biancocelesti ma che invece è vitale per la Lazio. I tre punti di oggi sono la medicina necessaria per presentarsi alla sfida col Porto con rinnovato entusiasmo.

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