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L'Onu vuole Cafu ambasciatore anti-favelas

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L'idea è venuta all'architetto italiano Pietro Garau, coordinatore della task-force dell'Onu per l'abitazione quando Cafu, capitano della Selecao brasiliana, alzò al cielo la coppa del mondo con addosso una maglietta con la scritta «100 per cento Jardim Irene». Jardim Irene è il quartiere poverissimo di San Paolo, quasi una favela, dove Cafu è nato. La campagna dell'Onu è incentrata sul coordinamento tra paesi per migliorare le condizioni di vita nelle favelas e baraccopoli del mondo. Il nuovo governo brasiliano del presidente Inacio Lula da Silva è all'avanguardia nella lotta a quello che l'Onu definisce «alloggio precario», con il progetto di concessione della proprietà del terreno su cui vivono ai baraccati, che comincerà ad essere applicato entro il 2004. Proprio la notorietà delle favelas brasiliane e il know- how brasiliano nell'urbanizzazione delle baraccopoli ha contribuito alla scelta di un brasiliano per il ruolo di ambasciatore itinerante. Secondo l'ufficio dell'Unesco a San Paolo, l'invito sarà inoltrato al giocatore entro la prossima settimana.

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