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Il bomber decide il derby del Meazza. Il Diavolo raggiunge l'Inter al secondo posto Nerazzurri senza gioco né idee. Frattura del naso per Maldini, espulso Cordoba

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I rossoneri frenano la corsa dell'Inter raggiungendo i cugini al secondo posto in classifica. Ora i punti di distacco dalla capolista sono cinque, ma questa sera, a sei giornate dal termine, la Juventus potrebbe averne otto di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Vince il Milan con merito, grazie al solito Inzaghi. Il centosessantesimo derby milanese di campionato regala poche emozioni, almeno in avvio: la formazione di Cuper cerca maggiormente il fraseggio nella zona nevralgica del campo dove Cristiano Zanetti latita, il Milan replica saltando costantemente la mediana per innescare le due punte. Materazzi giganteggia su Schevchenko, Cordoba morde i polpacci di un evanescente Serginho mentre Emre dà velocità alla manovra cercando qualche spunto interessante. Dalla parte opposta Nesta e Maldini tengono a bada Vieri mal supportato da un Recoba senza ispirazione. Per tutti la prima fase dell'incontro i portieri restano a guardare, anche se il Milan sfiora il vantaggio in almeno tre occasioni. Al 15', sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Serginho, Xavier Zanetti si sostituisce a Toldo respingendo un colpo di testa di Rui Costa a botta sicura. Al 33' è ancora Serginho protagonista con un sinistro in diagonale che non trova lo specchio della porta. Sei minuti dopo Schevchenko, raccogliendo un sinistro svirgolato di Costacurta, devìa sottomisura fallendo da pochi passi una ghiotta occasione. L'Inter, dal canto suo vive sugli spunti di Emre: il turco cerca la conclusione in un paio di occasioni, ma i suoi dardi di sinistro non trovano il bersaglio. L'argentino Zanetti affonda sulla corsia di sinistra mettendo in affanno un mestierante Costacurta. L'Inter soffre quando cerca di alzare la linea di difesa e Toldo è chiamato agli straordinari. Il portiere nerazzurro talvolta è costretto a recitare il ruolo di battitore libero avventurandosi fuori dall'area di rigore per anticipare gli attaccanti rossoneri lanciati a rete. Nella ripresa Inzaghi prova ad accendere il derby con un'azione personale, ma Toldo gli chiude la porta in faccia respingendo la conclusione da pochi passi. Maldini è costretto a lasciare spazio a Laursen: il capitano del Milan, al quarantetresimo derby della carriera, è costretto alla resa dopo uno scontro di gioco con Christian Vieri: per lui rottura del setto nasale e derby concluso anzitempo. Al 12' ancora Milan: Gattuso innesca Schevchenko che ha la possibilità di battere a rete da pochi passi, ma prima Cannavaro, poi Materazzi evitano il vantaggio rossonero chiudendo in extremis. Dopo un'ora di gioco Cuper toglie Di Biagio per dare spazio ad Okan: Emre va in cabina di regia lasciando la fascia sinistra al suo connazionale. Il diciassettesimo minuto della ripresa è fatale all'Inter: Rui Costa trova il corridoio vincente per Superpippo Inzaghi che prende il tempo a Cannavaro superando Toldo con un destro in corsa. Sotto di un gol i nerazzurri si riversano in avanti lasciando ampi spazi al Milan: al 20' Rui Costa ha sui piedi la palla del raddoppio, ma il portoghese calcia a rete ignorando Schevcheko in mezzo all'area. L'Inter traballa, si innervosisce, non ci sta e perde la testa. Cordoba fa un intervento criminale su Serginho lanciato verso la porta e Rosetti non può far altro che estrarre il cartellino rosso mandandolo anzitempo sotto la doccia. In vantaggio di un gol ed in superiorità numerica il Milan prova a controllare la partita, ma l'Inter ringhia. Recoba trova un grandissimo Dida sulla sua strada: il sinistro a girare dell'uruguagio viene respinto dall'estremo difensore rossonero. L'Inter cerca disperatamente il pareggio lasciando campo aperto alla formazione di Ancelotti: Schevchenko e compagni sciupano troppo in fase conclusiva tenendo in vita le speranze nerazzurre. Al 33' Vieri dopo un arresto acrobatico mette Recoba nelle condizioni di battere a rete, ma il sinistro del Chino è ancora respinto da Did

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