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FORMULA UNO: RETROMARCIA DELLA FIA

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Una retromarcia clamorosa non certo perchè ha giustamente ridato il successo all'italiano della Jordan, quanto per il crollo di credibilità del «circo» della Formula Uno. Il ribaltone della federazione internazionale, che non ha precedenti in 53 anni di storia del mondiale, ha cambiato l'ordine d'arrivo accettando il ricorso del team Jordan. Fisichella diventa così il primo italiano, 11 anni dopo Riccardo Patrese, a trionfare in un Gp beffando Raikkonen, al quale era stata assegnata la vittoria. Trionfare a scoppio ritardato potrà non essere piacevole perchè a Giancarlo sarebbe piaciuto magari sentire l'inno italiano, piangere di gioia, ripercorrere sul gradino più alto le 110 fatiche e gli otto anni di emozionanti rincorse durante i quali aveva collezionato dieci podi e nulla più. «Sarebbe stato meglio fare festa sul podio. Anche se resta il danno è stupendo lo stesso» dichiara con emozione mista a rimpianto il romano premiato per la sua tenacia. Per l'ordine d'arrivo vale quindi la classifica al termine del 54/mo passaggio quando il romano era già al comando davanti alla McLaren del finlandese e al pilota spagnolo della Renault Alonso terzo. Raikkonen perde così due punti in classifica generale, mentre Fisichella sale da 8 a 10. Aver sconfessato i giudici resta comunque una vittoria a metà per l'italiano, convinto di aver scritto una pagina oscura di questa F1 riveduta e corretta e che subisce l'ennesimo danno d'immagine. Era dal 25 ottobre del '92, Gp del Giappone con Patrese su Williams, che l'Italia della formula uno aspettava un momento così. E nessuno credeva che il quattordicesimo pilota «azzurro» dovesse esultare con cinque giorni di ritardo. Senza quel primo gradino sul quale manifestare gioia e orgoglio.

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