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Cipollini sconfitto e infuriato

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«Re Leone» squalificato dopo una caduta. Paura per Bettini

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Domenica, al Fiandre, i nostri hanno brillato per assenza nei momenti topici; poi, al Giro dei Paesi Baschi (terza tappa), Davide Rebellin stava già festeggiando il successo in volata insieme al compagno Wegmann, quando all'ultimo metro è spuntato lo spagnolo Valverde che li ha superati entrambi come polli. E alla Gand-Wevelgem si è dovuto fare i conti con una sfortunaccia nera. Il primo a soffrire per i colpi del destino è stato Paolo Bettini, caduto al chilometro 40 e portato direttamente all'ospedale di Ostenda: i primi esami non hanno chiarito se il vincitore della Sanremo si sia fratturato la clavicola. Per Bettini, rientrato in serata in Italia, si tratterà di aspettare un paio di giorni per sapere con certezza qual è il problema; per ora, di certo ha una lesione ai legamenti della spalla sinistra, con una fortissima contrattura muscolare. Peccato per Paolino, perché la corsa lo avrebbe visto sicuro protagonista. Una fuga importante (con 26 uomini) si è presto avvantaggiata sul gruppo, animata dalla Quick Step (Museeuw in testa) e da Cipollini, ansioso di rifarsi dopo le delusioni di Fiandre e Sanremo; Mario, primo a Wevelgem lo scorso anno, voleva chiudere la campagna del Nord con almeno un segno 1 in schedina. Ma gli è stata fatale, più che la salita (su cui si era staccato ma non troppo, e poteva quindi agilmente rientrare), la discesa dal Kemmelberg: è infatti caduto (riportando abrasioni varie) e poi, quando stava inseguendo con foga, si è visto spezzare il ritmo da una moto dell'organizzazione cadutagli davanti. Cipollini ha sfogato in maniera classica la sua rabbia: ha preso la prima cosa che gli è capitata in mano (una borraccia) e l'ha lanciata contro la prima moto che gli è passata davanti. Beccando in pieno (sulla schiena, ma senza conseguenze) il motociclista, in un'immagine che resterà negli annali del ciclismo (e che gli è valsa l'espulsione dall'ordine d'arrivo). I fuggitivi, frazionati nel finale, hanno inseguito il fuoriuscito Knaven, e poi, dopo averlo ripreso, si sono giocati il successo in una volata a 5: Ongarato maledirà per sempre di essere partito troppo lungo; buon per il tedesco Klier, primo con merito davanti a Vogels e Boonen. Quest'ultimo, subito dopo il traguardo, s'è distratto e ha centrato un fotografo, finendo in terra. Una bella botta, ma alla Roubaix domenica sarà lo stesso tra i protagonisti.

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