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di DANIELE DI MARIO DOVEVANO vincere gli azzurrini, ieri sera, e hanno vinto.

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Eppure, non è stata una partita facile per l'Italia. Nel primo tempo, ad esempio, non si sono contate conclusioni nello specchio della porta delle due formazioni. Portieri praticamente inoperosi, grazie alla diligente gara degli ospiti. La situazione di equilibrio, dopo un'occasione fallita al 2' da Vayrynen, si è interrotta al 27'. Invenzione di Sculli, che ha trovato il pertugio giusto per servire in area Borriello, atterrato dal portiere finlandese. Sul dischetto è andato D'Agostino, che ha trasformato con sicurezza il penalty concesso dall'arbitro D'Urso. Per il resto, non è accaduto molto altro, eccezion fatta per una bella, quanto insidiosa, punizione del solito D'Agostino (che, ammonito, salterà la prossima partita), terminata non lontano dalla porta difesa da Fredrikson. Leggermente meglio la ripresa. La Finlandia, costretta a scoprirsi, ha lasciato il fianco al contropiede azzurro. Così, i ragazzi di Gentile sono andati vicino al raddoppio al 4' con Dalla Bona, al 6' con Sculli e al 13' con Borriello, senza, peraltro, correre particolari pericoli. Al 23' è stato ancora Borriello a sfiorare la rete di testa. Giallo al 27': su un'inzuccata di Pisano, la palla, che rotolava verso la porta finnica, è stata agguantata sulla linea dal portiere Fredrikson, che, scivolando, probabilmente l'ha trascinata oltre la riga bianca. L'arbitro non ha assegnato il gol. Alla fine è solo 1-0. Come detto, contava vincere per ipotecare il passaggio del turno.

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