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Milan e Juve preparano l'offensiva per arrivare al serbo Offerti Laursen, Tacchinardi e Maresca. Piace Dabo

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Milan e Juve, in rigoroso ordine, sono pronte a sferrare l'assalto decisivo per strappare Stankovic alla Lazio. Il serbo, 25 anni ancora da compiere, piace molto anche a Inter e Real Madrid: l'asta, insomma, è già iniziata. Le sirene più ammalianti arrivano da Milano, sponda rossonera, se è vero che Ancelotti vuole fare del talento slavo il perno nevralgico d'un centrocampo probabilmente orfano di Rui Costa, diretto verso il Benfica. Galliani ha già sondato la disponibilità del centrocampista con i manager: un contatto informale, anche perché Stankovic vuole chiarire l'enigma lasciando però la priorità alla Lazio. Nella scorsa settimana c'è stato un primo contatto tra Fioranelli e Baraldi: il contratto del centrale scade a giugno del 2004 e l'unica ipotesi percorribile, dal punto di vista biancoceleste, riguarda un immediato rinnovo contrattuale. Altrimenti sarà divorzio. Si discute sulla base di 2 milioni di euro a stagione, ma i manager di Stankovic hanno espresso l'intenzione di non veder decurtato il compenso del 50%, secondo lo schema al vaglio della squadra dopo le proposte avanzate dall'attuale scheletro dirigenziale. Il Milan è pronto a offrire Laursen e Dalla Bona più un conguaglio da circa 12 milioni di euro. La Juve, invece, mette sul piatto della bilancia Tacchinardi e Maresca (e pensa sempre a Stam per il quale offrirebbe Iuliano): alla Lazio piace anche Gasbarroni, se ne riparlerà più avanti. Ai biancocelesti, in realtà, interessa molto Dabo, centrale dell'Atalanta, eventuale erede di Stankovic. Tutto ruota intorno al destino del serbo: i biancocelesti potranno acquistare solo dopo aver ceduto, la strategia è stata esemplificata nel corso dell'ultima assemblea degli azionisti e sarà lo schema-cardine del prossimo calcio mercato. Sul taccuino biancoceleste ci sono anche i nomi di Falcone, Castellini, Nigmatullin e De Sanctis ma il futuro ora si gioca su altri tavoli. Si tratta con la Cirio Nella mattinata di ieri s'è svolto un importante summit a Via Valenziani tra i vertici societari: Baraldi e Longo hanno incontrato Filippo Fucile e sentito telefonicamente Colavolpe, i principali referenti Cirio all'interno del Cda biancoceleste. Si tratta sul valore del sovrapprezzo da attribuire alle azioni: la Lazio ora vuole accelerare i tempi e ha trovato il primo segnale distensivo da parte del colosso agroalimentare. Per questo è stata diffusa una nota in cui si sottolinea che «la S.S. Lazio, la Cirio Finanziaria, la Cirio Holding e i rappresentanti delle stesse nel Consiglio di Amministrazione della Lazio dichiarano che non esistono contrapposizioni tra le parti. È in atto invece una fattiva collaborazione al fine di porre in essere sinergie per un rilancio della Lazio e ciò nell'interesse di tutti gli investitori». Si può trovare un compromesso intorno ai 15 centesimi: la Cirio ne aveva chiesti almeno 30 ma dovrà mitigare le proprie pretese e in tempi rapidi. Entro la fine della settimana Capitalia attende la svolta. Intanto il vicepresidente Pessi ha allacciato i contatti con i presidenti della Polisportiva per attuare un ambizioso piano di collaborazione che veicoli il marchio grazie a proficui rapporti sinergici. Tra oggi e domani dovrebbero infine arrivare le mensilità di ottobre e novembre, grazie all'anticipo del credito residuo vantato nei confronti di Stream. Martedì prossimo, infine, è previsto un incontro tra Baraldi e il legale dello staff di Zaccheroni per trovare una transazione sulle spettanze arretrate di Paolo Baffoni e Stefano Agresti, per un ammontare complessivo di circa 800 mila euro.

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