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EUFORIA DOPO LA VITTORIOSA TRASFERTA TURCA. E CORRADI SFIDA IL PARMA: «QUESTO GRUPPO NON SI ACCONTENTA»

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La Lazio ha appena violato «L'Inonu» di Istanbul, un catino infernale di 38 mila persone, il feudo del Besiktas, strappando il visto per la semifinale di Coppa Uefa. Ci sono i tifosi ad accogliere l'eroica banda-Mancini: pochi magari, perché i più irriducibili sono rimasti in Turchia per coincidenze aeree, ma tanto basta per rendere il quadro d'un momento magico. La Lazio non vuole più fermarsi. La tensione s'è sciolta nel volo di ritorno. Due ore e poco più d'euforia, di paura dissolta, per un appuntamento incastonato in uno scenario di guerra ed equilibri instabili. I giocatori hanno festeggiato a modo loro: scherzi e dispetti, sorrisi. Il charter Alitalia messo soqquadro ma a una squadra così si concede tutto. Loro ci credono, «non molliamo niente», e sarebbe grave se fosse il contrario. E ora il calendario non concede soste: ad aprile i biancocelesti si giocheranno sette partite, che tradotto vuol dire un'intera stagione. Como, Modena, Piacenza e Inter in campionato, Roma in Coppa Italia, la doppia sfida con il Porto in Coppa Uefa. Si snoda così il percorso biancoceleste sempre più ambizioso: il gruppo ci crede e non vuole lasciare nulla d'intentato. Nel mirino c'è la finale di Siviglia e una voglia smodata di ribaltare il risultato anche in Coppa Italia, dopo il 2-1 rimediato nella semifinale d'andata. E poi c'è il traguardo quarto posto, un obiettivo che trasfigura anche risvolti economici: un introito da potenziali 20 milioni di euro, linfa vitale per una società in cerca di sistemare il bilancio. Mancini ci crede: il tecnico guarda avanti. «Il Porto è un avversario difficile ma giunti a questo punto è comprensibile incontrare queste squadre. Sarà una gara dura, ma noi dobbiamo batterli per andare a Siviglia a giocarci la finale». Amarcord, invece, per Couto. «Avrei preferito incontrarli in finale. Non sarà semplice batterli e conquistare Siviglia». Il prossimo obiettivo si chiama però Parma, come ricorda Corradi. «Ci attende uno scontro diretto: fare punti con il Parma sarà fondamentale». Per la sfida contro gli emiliani è in dubbio la presenza di Mihajlovic, bloccato dall'influenza. Fab. Mar.

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