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Matarrese duro: «Carraro è sconcertante»

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«Si trova a capo di un'importante banca ed è anche azionista di società professionistiche»

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Ma ieri Antonio Matarrese ha scelto lo scontro diretto con Franco Carraro. Il vicepresidente vicario della Lega ha apertamente attaccato l'attuale presidente federale. «Dire che siamo arrabbiati è dir poco, ha esordito Matarrese. La Lega è sconcertata e delusa dalla politica che Carraro sta adottando. Si sta comportando come quei politici che in campagna elettorale promettono, firmano e poi non realizzano quello che hanno promesso. La situazione è molto delicata e devo sospettare che c'è anche un lato oscuro di questa vicenda, perchè non si spiega come mai Galliani e gli altri poteri forti che hanno voluto Carraro in federazione oggi si trovino in questa situazione di contrasto violento. Siamo arrivati ad un dissesto anche morale». Che significa? «Ci sono degli intrecci, c'è una dietrologia che certe volte corrisponde alla realtà, ci sono interferenze. Io non ho mai sentito che il presidente della federazione è anche presidente di una banca importante e che questa banca finanzia società di calcio. Abbiamo un presidente federale che si può dire sia azionista, anche in maniera abbastanza delicata, di grosse società. Si parla pure del Napoli che è stato finanziato dal Mediocredito Centrale... Carraro deve spiegare perchè un presidente di federazione si è incastrato in questa situazione. E non capisco certe altre operazioni». Insomma, è problema di conflitto di interessi? «Ormai questo paese è attraversato da una serie di conflitti. Non immaginavo che, tornando nel calcio italiano, avrei trovato una situazione di tale degrado da non promettere nulla di buono». Anche per Galliani si parla però di conflitto di interessi: «L' abbiamo voluto noi. Certo che lui è un presidente di Lega pentito. Me lo dice sempre: è pentito perchè non vive più». Lo scontro tra Federazione e Lega è comunque sulla riforma dei campionati, con la Lega che prima voleva una rivoluzione poi ha annunciato di voler respingere il progetto Abete (serie A a 20 squadre, due gironi di B a 18 e tre di C a 20) e restare allo status quo. «Carraro - ha detto Matarrese - non ha spiegato quale vantaggio il calcio possa ricevere nell'allargare la base della serie B. Abbiamo pensato ad un nostro progetto, ed alla fine siamo arrivati alla conclusione che è meglio lasciare le cose come stanno. Tra l'altro esiste uno studio della Deloitte&Touche che boccia quella riforma. Quello che si deve fare è tagliare gli emolumenti - ha risposto il vicepresidente di Lega -. Il rapporto tra costo e ricavi è enorme. Non è allargando la base che si risolve la crisi. È tagliando il costo della manodopera e cercando di aumentare le entrate che si risolve. La federazione non ci ha spiegato perchè è conveniente aumentare la base. Se l'azienda non regge più, come si fa ad aumentare la base?»

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