
MasterChef, è Anna la regina dei fornelli: il menù impeccabile conquista i giudici

Dopo una finale al cardiopalma, in cui le cucine di MasterChef si sono infiammate per un ultimo, imperdibile atto, i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno pronunciato il nome dell’aspirante cuoco che con prodezza e fantasia ha dominato i fornelli fino a diventarne il re. Anzi, regina. È Anna, modella nata a Milano e di origini cinesi, la vincitrice del cooking show targato Sky. A lei spetteranno, oltre all’ambito titolo di 14esimo MasterChef italiano, 100mila euro in gettoni d’oro, la pubblicazione del primo libro di ricette e l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. La serata è iniziata con l’entrata in scena di Mauro Colagreco, riconosciuto «chef globale del nuovo secolo», detentore di tre stelle Michelin per il ristorante «Mirazur» di Mentone (in Francia) e primo cuoco argentino a raggiungere la vetta dei World’s 50 Best Restaurants. A lui è toccato il compito di indirizzare con le sue creazioni la Mystery Box e l’Invention Test.
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Il primo biglietto per restare in corsa è stato un piatto a base di piccione e cedro, ispirato alla cultura agricola della biodinamica sposata dall’ospite e difficile da realizzare per il disosso della carne, la cottura del frutto, il poco tempo a disposizione (75 minuti) e la consistenza della farcitura a piacere. Nonostante le lodi ricevute da Mary Cuzzupé, il primo ad avere le carte in regola per passare direttamente all’ultimo turno e indossare la casacca è stato Simone Grazioso, che ha riempito il piccione con castagne, prugne, mollica imbevuta di latte, vitello e salsiccia. «Quando si parla di tradizione e di storia, ce l'hai nelle corde e nell'anima», ha detto Barbieri per complimentarsi. Il viaggio è continuato con l’Invention Test, prova in cui gli altri tre sono stati chiamati a cimentarsi o con fiori di cosmos o con foglie, lattuga e asparagi o con radici e cavolo rapa, in base alle assegnazioni fatte dal rivale già salito in balconata. Punto della gara, questo, in cui la tensione da competizione è risultata tangibile. Quella di Jack è stata una vera e propria «Remuntada» (questo il nome dato agli scampi crudi marinati nel finger lime, lattuga asparago marinata al vapore e in olio, uva di mare reidratata con yuzu e uova di salmone) tanto che l’influencer ha indossato in fretta e furia la casacca.
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«C'è tutto: delicatezza, armonia, consistenza. Chapeau!», ha commentato a caldo Cannavacciuolo, che poco prima aveva chiesto ai concorrenti di spettinarlo. A lasciare gli studi di MasterChef, con soddisfazione e qualche lacrima agli occhi, è stata Mary. «È stata l'esperienza più bella della mia vita», ha esclamato, dichiarando di fare il tifo per Anna, selezionata come ultima finalista ed entrata quindi a far parte del magico trio. Forti dell’affetto delle rispettive famiglie e affiancati dai teenagers con i quali avevano già collaborato, i tre rimasti, così come i moschettieri, hanno spadellato e impiattato, condito e scottato. In 2 ore e 45 minuti, gli aspiranti chef hanno realizzato i menù degustazione da proporre ai giudici. Simone ha lotatto con il suo «Un giro nelle Langhe», Jack ha dato vita a «Ci vediamo dall'altra parte» e Anna, più determinata che mai, ha materializzato l’ «Eden di Yi Lan» e, così, toccato il paradiso.
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