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Paolo Bonolis, addio alla tv: ecco quando. Cosa rivela il presentatore

Alice Antico
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Paolo Bonolis si è raccontato, nei giorni scorsi, al Festival della tv di Dogliani, in provincia di Cuneo. Il conduttore ha ripercorso i suoi 44 anni di carriera: “Non ho mai avuto paura di fare quello che volevo in televisione” ha detto, poi ha proseguito: “Non bisogna pensare a quello che la gente vuole vedere, bisogna partire da quello che si vuole raccontare. Ognuno di noi è un pezzo irripetibile, dobbiamo avere il coraggio di raccontare quello che siamo, anche in tv. Io l'ho fatto: a volte è piaciuto, a volte è piaciuto di più, raramente è piaciuto meno".

Poi, si sofferma sul racconto degli esordi: "Ho cominciato facendo tv per i bambini, poi per i ragazzi, poi per gli adulti: è un lavoro a cui mi sono dedicato per 44 anni”.  Alla domanda riguardo le sue icone ispiratrici della tv, Paolo Bonolis ha risposto “Corrado e Vianello”. "Sentivo per radio la Corrida quando andavo a Ostia con mamma e papà. Vianello lo incontrai la prima volta una sera ai Telegatti. Ero andato in bagno, facevo pipì all’orinatoio quando mi venne vicino lui, a fare la stessa cosa. Mi guardò e mi disse: 'Oooh, Bonolis, che piacere... ma adesso non sarà il caso di stringerci la mano'...". Ma non finisce qui, perché Bonolis ha ricordato un aneddoto con Mike Bongiorno, poi il suo Sanremo nel 2005, fino al suo primo incontro con Silvio Berlusconi. 

Sulla possibilità di tornare in Rai, eventualmente al posto di Fabio Fazio, Bonolis ha chiaramente detto di non ritenerla fattibile: “Non perché temo ingerenze - ha spiegato - ma perché sto bene dove sto e mi diverto ancora a fare quello che faccio”.  La postilla finale riguardo le sue intenzioni future, però, è  stata la news che più ci ha lasciati a bocca aperta: “Sento che nell’ultimo scampolo della mia vita voglio concentrarmi su altro. Starò in video ancora per poco", ha infatti concluso il presentatore.

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