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Cirque du soleil, ecco il mondo di Kurios dove tutto è possibile

Francesco Puglisi
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È iniziata la seconda vita del Cirque du Soleil che dopo la chiusura totale di tutte le produzioni nella primavera 2020, a causa del Covid, sta per tornare in Italia con lo spettacolo «Kurios» che ha gia debuttato a Londra lo scorso mese di gennaio. Approderà a Roma dal 21 marzo al 29 aprile per poi spostarsi a Milano dal 10 maggio al 25 giugno. L’ultima tournée nel nostro paese è stata nel 2017 con «Amaluna». Il circo delle meraviglie fu costretto a chiudere tutte le produzioni per poi sprofondare in una bancarotta controllata. Un lavoro accurato messo in atto dal suo fondatore e dall’allora presidente ha portato all’assorbimento del gruppo canadese da parte di investitori guidati da Catalyst Capital Group, che ha consentito la rinascita dell’iconica compagnia, tornata finalmente operativa con dieci spettacoli in tour e nove in residency. E il prossimo 20 aprile, a Montreal, debutterà un nuovo show, dal titolo di «Echo» che prenderà poi il largo alla conquista del mondo. Proprio quest’anno gli show residenziali a Las Vegas «O», «Ka», «Bealtes Love» e «Mistery» festeggiano trent’anni dalla prima performance del 1993.

«Kurios», lo spettacolo che approda a Roma, è ambientato all’inizio del XX secolo, racconta il viaggio di uno scienziato, The Seeker (il cercatore, interpretato da Anton Valen) che crede in un mondo invisibile dove tutto è davvero possibile, forse non nel presente, ma nel futuro. Lo show è basato su molte idee steampunk (filone della narrativa fantascientifica che gioca con anacronismi e tecnologie, immaginando «come sarebbe il passato se il futuro fosse accaduto prima», la cui ambientazione si ispira alla Londra vittoriana dei romanzi di Conan Doyle, H.G. Wells e Jules Verne). «E se fosse possibile alterare la realtà con il potere della nostra immaginazione?» «Kurios – Cabinet of Curiosities» conduce lo spettatore in un affascinante e misterioso regno, che disorienta i sensi e le percezioni a tal punto da chiedersi: «È tutto vero o è solo frutto della mia immaginazione?». Apriamo le porte dell’«armadietto» delle curiosità di un ambizioso inventore, che sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare il mondo intorno a lui: personaggi unici e stravaganti lo guidano in un luogo meraviglioso, dove tutto accende l'immaginazione e le sue curiosità prendono vita, una ad una, davanti ai suoi occhi. Un mondo capovolto di poesia e di umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. «Kurios – Cabinet of Curiosities» è un mix geniale di curiosità insolite e di prodezze acrobatiche mozzafiato, un vero kolossal in puro stile Cirque du Soleil.

Di forte impatto è l’entrata in scena di un’enorme mano meccanica ispirata allo steampunk come personaggio o come una struttura prestazionale. Si muove e nel suo palmo appariranno quattro meravigliose contorsionste mongole che conquisteranno con la loro bravura artistica il pubblico. «Kurios», dunque, dimostrerà che tutto è possibile attraverso il potere dell'immaginazione. Tredici in tutto gli atti dello show, sette nella prima parte e sei nella seconda, con numeri mozzafiato alcuni di essi unici nel loro genere. Lo show vanta un cast di 49 artisti tra musicisti, trapezisti, contorsioniste, acrobati e giocolieri e saltatori provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con le Cirque da oltre 15 anni. Uno spettacolo con numeri da record che sicuramente farà parlare anche in Italia.

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