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Ballando Con Le Stelle, scoppia il caso Vianello: "Discriminazione". La decisione Rai

Giada Oricchio
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Una canzone famosissima censurata a “Ballando con le Stelle”, il dancing show di Rai1. Nel corso della puntata di sabato 17 dicembre, Giampiero Mughini si è esibito sulle note del brano “I Watussi” di Edoardo Vianello e si è sentita una modifica al testo originale. La N-word è diventata “neri”, un’accortezza in linea con una nuova diffusa sensibilità (in verità già dagli anni ’70 negli Stati Uniti quella parola è considerata razzista e dispregiativa, nda).

Il brano è del 1963, quindi nessun intento denigratorio ab origine come ha ricordato Ignazio Stagno sul quotidiano “Libero”: “Il cantante pensò a questo testo dopo aver visto il film Le miniere di re Salomone. In quella pellicola era centrale la presenza della tribù dei Tutsi, poi diventati Watussi, che sono, insieme a Twa e Hutu, una delle tre etnie di Ruanda e Burundi. E nel film, Umbopa, alto e di bell'aspetto, nativo di quell'Africa inesplorata che torna nel cinema dei primi anni '50. (…). Carlo Rossi, autore del testo, fu folgorato dall’intuizione di Vianello e decise di associare la parola “watussi” a un ballo che spopolava nei primi anni ’60, l’hully gully e che già nei primi anni Venti del ‘900 trovava spazio nei juke joint gestiti da afro-americani”.

I tempi sono cambiati, ma Edoardo Vianello ha rivelato di non condividere la censura della Rai in nome del politically correct: “Mi rendo conto della discriminazione verso le persone alte. Ai tempi "negro" era una parola di uso comune senza connotazioni denigratorie, ad esempio la si usava anche per definire Martin Luther King. Quindi io ce la lascio e canto ancora la canzone così perché è storia”. 

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