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A Quarta Repubblica distruggono Sanremo 2022: “trionfo dell'asterisco”, “ipocriti”, “pedagogia obbligata"

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Il Festival di Sanremo è finito sabato sera della scorsa settimana, ma inevitabilmente come ogni anno si continua a discutere dei temi affrontati durante la kermesse Rai. Il dibattito è infuocato nella puntata del 7 febbraio di Quarta Repubblica, talk show di Rete4 condotto da Nicola Porro. Sono in molti ad intervenire sul tema, in primis Mauro Coruzzi, più noto per la sua interpretazione di Platinette: “Fino a ieri pensavo che fluido fosse solo il sapone. Sono abituato ai paradossi, ormai sono considerato l’omosessuale omofobo più famoso d’Italia. Sanremo è l’omologazione di quello che prima era differente e oggi è accessibile. Oggi questa alternativa non spaventa nessuno. Se sei allineato ideologicamente allora va tutto bene. Checco Zalone dice la verità usando il paradosso, non ci si scandalizza più è questo il vero guaio del Festival”.

 

 

Duro anche Pietrangelo Buttafuoco: “Questo Sanremo è stata una mappazza di pedagogia obbligata”. Ci va già pesante anche Vittorio Sgarbi: “Le persone più eleganti erano le persone antiche, tutto è un’allusione ad una indeterminatezza sessuale e non c’è niente di male ad essere eterosessuali. È un conformismo della verità ribaltata, mai vista una edizione così ipocrita!”. Chiude poi Simona Branchetti: “Sul monologo sul razzismo sembra esserci una discriminazione quasi al contrario, è come il discorso di Zalone che normalizza quello che gli altri non riescono a dire. Sanremo è stato il trionfo dell’asterisco. Sul palco c’erano creature piene di narcisismo”.

 

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