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Dall'Iran alla Città Eterna. La strada «Verso la notte»

Due ragazzi, una donna che vaga per Roma e la paura di perdere tutto

Stefano Liburdi
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«Le strade si incontrano e poi si separano. Ma una volta che si sono incontrate lasciano un segno e quel segno diventa dolore o delusione. Qualche volta nostalgia». Anna è una donna che vive per le strade di Roma, il suo parlare è fatto di visioni e presagi che affida a Maryam ed Hesam, due ragazzi iraniani che stanno girando un documentario su di lei.
«Verso la notte» è il film scritto e diretto dal regista e sceneggiatore lucano Vincenzo Lauria. La pellicola, di Cineclub Internazionale Distribuzione, è stata presentata alla 66° edizione del Taormina Film Fest nella Sezione Indieuropea, dove ha vinto il Premio del pubblico di MYmovies. Oggi proiezione-evento al cinema Farnese, poi il film sarà riprogrammato dopo Natale.

Le strade dei due protagonisti di «Verso la notte» si sono incontrate proprio in occasione della lavorazione del documentario che li svela l’uno all’altra fino ad unirli e farli diventare una cosa sola. Anna viene ripresa nelle sue giornate, nel suoi cammini, nel frugare nei cassonetti in cerca di oggetti insoliti da rivendere a Porta Portese. Poi si lascia andare nei suoi disordinati racconti e mette in guardia i ragazzi: «Il tempo è una pietra e ognuno ha la sua pietra. Bisogna stare attenti a non legarsela al collo quando si vuole attraversare il fiume della vita». 

Sarà proprio la «pietra» che i due giovani hanno come loro bagaglio, a compromettere la relazione. La paura di perdere tutto non lascerà mai veramente libera la coppia che si ritroverà prigioniera in una gabbia che una volta rotta sprigionerà nostalgia. 
La parabola dell’amore viene raccontata da Lauria in maniera delicata e originale sia nelle immagini (ottima la fotografia) che nei testi. La lingua Farsi con la quale Maryam ed Hesam comunicano tra loro, paradossalmente abbatte ogni tipo di barriera tra attori e spettatori che si ritrovano «dentro» questa storia. A fare da sfondo, ma con un ruolo fondamentale nella narrazione, è la Città Eterna: ora cruda, ora dolce, Roma con le sue strade, i vicoli, i ponti, il Tevere che scorre lento, accompagna e quasi «adotta» i due giovani arrivati da una terra lontana. 
Immagini, colori, parole, suoni e silenzi mai pesanti, sono gli ingredienti che rendono «Verso sera» un vero gioiello impreziosito dalla bravura degli attori Duné Medros, Alireza Garshasbi e Paola Toscano.
 

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