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Sanremo, Amadeus dice basta: "Non ci sarà il Ter"

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Il 71esimo Festival di Sanremo si avvia verso la sua conclusione con la finale dei Big in gara. Ma, come sempre accade, si guarda già alla prossima edizione. E con un leggero anticipo rispetto ai consueti rituali, Amadeus mette già uno stop. Niente 'Ama Ter'. "Fare Sanremo due anni di seguito è stato motivo di grande orgoglio e ringrazio l'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini. Sono stati due Sanremo storici. Per me Sanremo è un evento, non un programma televisivo. Non ci sarà l'Ama ter, e questo l'avevamo già deciso io e Fiorello. Se un giorno la Rai vorrà affidarci ancora il Festival sarà una grandissima gioia, magari prima di compiere 70 anni, ma il terzo di seguito non ci sarà".

A nulla valgono i complimenti raccolti in conferenza stampa dal direttore di Rai1 Stefano Coletta, che parla di un Festival "di grande resilienza", di "una operazione culturale con grande valenza etica" e addirittura di "un atto eroico della Rai". Per l'anno prossimo si dovrà pensare ad una nuova soluzione, e circola il nome di Alessandro Cattelan. "Nessuna considerazione riguardo al Festival di Sanremo, stiamo ragionando su un possibile evento ma sicuramente non abbiamo mai parlato di Sanremo", frena Coletta. All’indomani dell’ufficializzazione dell'arrivo in Rai del famoso conduttore esplode la bomba: Cattelan è pronto a sbarcare in viale Mazzini dopo anni a Sky e il successo di "X Factor".

 

 

Intanto, si pensa alla serata finale della kermesse. Sul palco la sfida fra i 26 Big. Prima alla prova del televoto. Poi, i primi tre classificati verranno rivotati da tutte e tre le giurie (34% televoto, 33% sala stampa, 33% demoscopica) per decretare il vincitore assoluto. Ospiti Ornella Vanoni e Francesco Gabbani. Poi ci saranno Riccardo Fogli, Michele Zarrillo e Paolo Vallesi. Per la parte sportiva, legata alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, presenti Alberto Tomba e Federica Pellegrini che lanceranno il sondaggio per scegliere il logo dell'evento sportivo. E ancora Serena Rossi, Tecla Insolia, Giovanna Botteri, gli Urban Theory, Dardust e la Banda della Marina militare. Senza dimenticare la giornalista Rai Giovanna Botteri, che si è detta "iper emozionata, preoccupata, tesissima, non ho chiuso occhio. L'emozione e la responsabilità di Sanremo sono quasi peggio delle bombe. Anche perché in qualche modo il mantra di questo Festival così strano quest'anno è non dimenticare ma accarezzare le ferite. Io dovrei ricordare quelle ferite, quello che sta succedendo e che è successo, ma ricordare anche come si può vivere con questa ferita". E a proposito dell'assenza del pubblico spiega:" sono abituata a non avere il pubblico, voi soffrite molto. Io sono spesso sola davanti alla telecamera e mi sono abituata. Credo che questo Sanremo ci abbia fatto sentire che c'è un'Italia che ci sta guardando, che lotta, che si batte con la voglia e il coraggio di farcela e di uscire. Credo di essere qua per questo". Non mancherà il 'quadro', l'ultimo, di Achille Lauro che per la prima volta parla in sala stampa: "Non so se siamo stati all'altezza, ma faccio mie le parole di Elodie: anche se non lo fossimo stati, sono onorato di essere stato preso in considerazione".

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