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Golden Globe, trionfano "Nomadland" e "The Crown". Laura Pausini premiata per "Io sì"

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Rimarrà nella storia la 78esima edizione dei Golden Globe, con la cerimonia di premiazione divisa tra due coste, la sede tradizionale del Beverly Hilton Hotel di Los Angeles e il ristorante Rainbow Room al 65º piano di Rockefeller Plaza a New York, un red carpet virtuale con le star collegate da casa causa pandemia e la seconda regista donna a essere premiata. Chloe Zhao sbaraglia la concorrenza con il doppio riconoscimento a 'Nomadland' come miglior film drammatico e per la regia. Non accadeva dal 1984 con 'Yentl' di Barbra Streisand, che non a caso ha twittato "era ora".

E un premio arriva anche all'Italia: "Io sì (Seen)" di Laura Pausini, scritta con la pluripremiata compositrice statunitense Diane Warren e Niccolò Agliardi per il film 'La vita davanti a sè' con Sofia Loren, del figlio Edoardo Ponti, è la migliore canzone originale. “Mai e poi mai avrei pensato di vincere ai Golden Globe Awards, che emozione pazzesca e che grandissimo onore. È veramente un privilegio essere la prima donna ad avere vinto con un brano tutto in italiano", ha commentato a caldo Laura Pausini, che arricchisce il suo palmares di Grammy Award (2006) e quattro Latin Grammy Awards (2005, 2007, 2009, 2018), “sono felice per questo traguardo, soprattutto per il messaggio di accoglienza e di condivisione che la canzone porta con sé, dedicato a tutti quelli che desiderano e meritano di essere visti. Ed essere la voce del personaggio di Sophia mi riempie di orgoglio. Proprio in questi giorni ricorre il 28esimo anniversario da quella serata a Sanremo che mi ha cambiato la vita. E sorrido a pensare a quella ragazzina, che mai si sarebbe aspettata di arrivare così lontano. Dedico questo premio all’Italia, alla mia famiglia, alla mia bimba che di questo giorno vorrei ricordasse la gioia nei miei occhi e che sempre bisogna credere nei propri sogni”.

Tra gli altri titoli vincitori troviamo la quarta stagione di The Crown, e quindi Netflix, stravince per la televisione, sia come miglior serie drammatica sia per i suoi attori protagonisti. Nessuna sorpresa, invece, per il trionfo de La regina degli scacchi, sempre targata Netflix, premiata come miglior miniserie e come miglior attrice ad Anya Taylor Joy, emozionatissima con i suoi capelli biondi e l’abito nero. Nella categoria migliore attrice vince a sorpresa “the Mauritian” con una Jodie Foster che fa il suo discorso di ringraziamento da casa sua in pigiama e con in braccio il suo cagnolino. 

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