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C'è Posta Per Te, la storia choc di Chiara che non perdona madre e fratelli

Giada Oricchio
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Volano debiti, truffe e furti d'identità nella terza puntata di “C’è Posta per Te”, sabato 23 gennaio: “La mia famiglia faceva debiti a mio nome senza che lo sapessi”. E Maria De Filippi racconta un particolare della sua vita: “Anche mio nonno favorì mio padre rispetto a mia zia”.

Una mamma e due figli vogliono riallacciare i rapporti con la figlia e sorella Chiara e il marito Giuseppe che non vedono da 10 anni, cioè da quando il fratello di lei l’ha avvertita che Giuseppe probabilmente la tradiva (lo ha beccato mentre era in auto con una ragazza che aveva le gambe sul cruscotto della macchina, nda). Poi ci sono state disparità economiche.  Il postino del people show li raggiunge a Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza, e i due accettano. Chiara è una maschera di odio alla vista della madre che le chiede di riabbracciarla, mentre Giuseppe ha la faccia di chi è terrorizzato all’idea che vengano fuori dettagli inediti sul vecchio cornino.

Chiara però racconta tutta un’altra storia rispetto alla famiglia: “Mia madre è una persona anaffettiva, mi hanno fatto passare una vita di guai. Mi arrivano le cartelle esattoriali per le cose che ha fatto mio fratello. Una volta mi disse ‘alla fine io sono pulito, i guai sono tuoi’. Io ho pagato i debiti con le buste del matrimonio! Ho rinunciato ai miei sogni e all’Università. Mi rubavano i documenti dalla borsa, falsificavano la firma a mia insaputa, mi intestavano il motorino. Ho le banche alle calcagna, sono tantissimi questi debiti. Mi hanno rovinato la vita, sono dovuta scappare da Palermo”. La mamma sussurra: “Questa è pazza, ma che sta dicendo?”, mentre Maria De Filippi le fa notare che se sono lì è perché sentono la sua mancanza e le vogliono bene.

La donna è glaciale, irremovibile, scettica: “Non sento niente per loro tre, proprio niente, il mio cuore per loro è chiuso” e il marito, che sembra seduto su un cuscino di chiodi, ha la forza di dire: “Vi dovete vergognare. Tu che sei suo fratello, le hai detto che è buona solo a fare i gabinetti”. Maria De Filippi però non si arrende e si gioca la carta della rivelazione mariana: “Ti faccio un esempio che riguarda la mia famiglia, mio nonno aveva un’azienda agricola importante e quando fa testamento favorisce di più mio papà rispetto alla sorella cioè mia zia. Hanno litigato per 15 anni e sono andati per vie legali, quando lui è finito in ospedale, mia zia è corsa dal fratello e io ho pensato: 15 anni buttati al vento per una cosa andata in malore. Quello che voglio dire è che è naturale che i genitori aiutino il fratello più debole, nel mio caso, il nonno credeva che la figlia, in quanto donna, non fosse in grado di gestire la proprietà, ma non è che le voleva meno bene. Tua madre ha aiutato il figlio che aveva più bisogno, è il suo modo di voler bene, ma non significa che non ne voglia anche a te”.

Un discorso che scivola come pioggia su un impermeabile. Chiara parla di prestiti insoluti, cartelle esattoriali a suo nome, truffa e furto di identità che le rendono impossibile trovare un lavoro: “Per me sono indefinibili, non trovo un aggettivo giusto”. In verità, il fratello non nega fino in fondo di averla messa nei pasticci, mentre l’altra sorella la butta sul sentimentale. E la De Filippi tronca: “Va bene così, può bastare”.

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