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Caso Lollobrigida, Javier Rigau e la telefonata anonima. Clamoroso retroscena a Live non è la D'Urso

 Gina Lollobrigida

Francesco Fredella
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Caso Lollobrigida, “Ho ricevuto una chiamata anonima...”: Rigau svela un clamoroso retroscena. Javier Rigau torna a parlare. Tuona in diretta a Live non è la d’Urso dove racconta la sua verità. Lo spagnolo - che avrebbe sposato in passato la diva per procura (matrimonio poi sciolto dalla Sacra Rota) - punta il dito contro Andrea Piazzolla. Si tratta del factotum di Gina Lollobrigida, che è diventato nel tempo amministratore unico della “Vissi d’arte” (la società della diva). Adesso, dopo la denuncia del figlio dell’attrice, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. E’ accusato di aver dilapidato il patrimonio milionario di Gina. Lui continua a difendersi. Ma lo spagnolo, che sostiene di aver sposato Gina con la separazione dei beni, racconta di vivere un vero e proprio dramma in queste lunga battaglia giudiziaria contro Piazzolla.

 

In diretta a “Live non è la d’Urso” - che sta portando avanti una vera inchiesta con documenti esclusivi - svela: “Io e la sua famiglia (riferito al figlio e nipote di Gina ndr) stiamo vivendo un inferno. Questa vicenda dell’asta è una cosa minima. La giustizia ha bloccato anche la sua casa che era stata messa in vendita dalla stessa persona. A me interessa sapere come sta, tutti dicono che sia vulnerabile”. Javier Rigau continua parlando di una telefonata misteriosa: “Domenica scorsa mi ha chiamato sul cellulare con un numero privato. Mi chiedeva come osassi andare avanti con la causa contro Piazzolla visto che si sta costruendo una famiglia? E poi mi ha chiesto se sapevo che la compagna è parente di un importante membro del tribunale di Roma. E poi ha attaccato il telefono”. Cala il gelo in studio. 

Il 9 luglio dovrebbe svolgersi al Tribunale di Roma la prima udienza del processo che vede imputato Andrea Piazzolla. L’unico figlio della diva, Milko Skofic, preferisce la linea del silenzio. Anche il nipote di Gina Lollobrigida, Dimitri (che viveva nella depandance della villa sull’Appia Antica), non parla. Si attende la prima udienza. Ma intanto, Rigau è agguerrito più che mai. Nelle scorse settimane il giudice, su richiesta dell’amministratore di sostegno, ha decretato il sequestro dei beni (mobili, quadri e gioielli) che si trovavano nella casa dell’attrice. Si tratta di cinquanta preziosi oggetti, che erano stati messi all’asta.  La guardia di Finanza su richiesta della Procura di Roma ha sequestrato tutto. Asta bloccata. Quegli oggetti adesso sono al sicuro in custodia giudiziaria. Rigau, però, sostiene in diretta che anche la casa di Gina (l’ultima in suo possesso dopo la vendita di alcuni immobili alcuni anni fa) sarebbe finita in vendita. Condizionale d’obbligo. Ma la vicenda sembra abbastanza polverosa. La Magistratura sta facendo chiarezza. “A me interessa sapere come sta Gina, tutti dicono che sia vulnerabile”, conclude Rigau.

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