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Basf Italia scende in campo contro l'emergenza Covid 19

AdnKronos
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Roma, 27 apr. - (Adnkronos) - Dalle donazioni alla raccolta fondi. Così Basf Italia, realtà che in Italia conta 13 siti, di cui otto produttivi e oltre 1.500 collaboratori, è scesa in campo a supporto della gestione dell'emergenza Coronavirus. In particolare, i siti Basf hanno destinato alle strutture in prima linea nella lotta al Covid-19 come ospedali, Asl, Rsa e comuni, donazioni economiche e di materiali utili nell'emergenza, quali mascherine e tute di protezione. Ad esempio, il sito di Zingonia, in provincia di Bergamo, ha sostenuto lo sforzo del Policlinico San Marco, mentre il sito di Pontecchio Marconi ha supportato i principali ospedali di Bologna. Il valore complessivo di queste donazioni ha superato i 70.000 euro. Inoltre, cogliendo lo stimolo ricevuto dai propri collaboratori che si chiedevano come poter concretamente contribuire tutti insieme alla lotta contro il coronavirus, è stata organizzata una raccolta fondi a sostegno della Protezione Civile con partecipazione congiunta di dipendenti e azienda. Sviluppata con il coinvolgimento delle Rsu locali, l'iniziativa ha visto un'ampia adesione da parte dei collaboratori che hanno contribuito donando ore di ferie o di retribuzione per un totale di 130.000 euro. L'azienda ha contribuito a sua volta con un importo del valore doppio rispetto a quello dei collaboratori consentendo di totalizzare una donazione finale di 390.000 euro, versati sul conto corrente della Protezione Civile, appositamente attivato per sostenere l'emergenza Coronavirus. In collaborazione con fornitori e clienti, infine, è stata avviata la produzione di una soluzione idroalcolica per la sanificazione di mani e superfici, seguendo le linee guida fornite dall'Oms e le indicazioni dell'Istituto superiore di Sanità. La soluzione, prodotta in oltre 7.000 litri, è stata distribuita a istituzioni pubbliche, ospedali, associazioni di assistenza e case di cura per anziani in tutto il Paese. “Questa emergenza tocca tutti da vicino. Come azienda radicata nel paese e come singoli individui abbiamo voluto esprimere concretamente la nostra solidarietà a quanti sono impegnati in prima linea per contrastare la diffusione del Coronavirus. La chimica ricopre un ruolo essenziale nella vita di tutti i giorni e ancora di più lo svolge ora, in questo delicato momento storico" afferma Lorenzo Bottinelli, amministratore delegato e vicepresidente di Basf Italia. Per questo, "oltre a raccogliere fondi, abbiamo voluto mettere a disposizione della comunità il nostro know-how tecnico, le nostre capacità produttive e lo straordinario patrimonio di esperienze del nostro network di clienti e fornitori, che ci ha sostenuto anche in questo sforzo" conclude Bottinelli. “Siamo orgogliosi della straordinaria partecipazione, umana ancor prima che economica, che i nostri collaboratori hanno dimostrato, proponendo soluzioni e partecipando alle iniziative che abbiamo introdotto per supportare le comunità colpite dall'emergenza. Sappiamo che il nostro è solo un piccolo contributo rispetto alle dimensioni del problema, ma siamo determinati a continuare a fare il massimo per supportare le strutture impegnate in prima linea nella gestione della crisi. Ovviamente, senza dimenticare mai la sicurezza dei nostri lavoratori, che rimane al centro di ogni nostra azione, anche in questo periodo difficile" conclude Marco Scotti, direttore delle Risorse Umane di Basf Italia.

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