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Vaccini, ultimo giorno per i certificati: 30mila bimbi non sono in regola

Silvia Sfregola
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Domani scade il termine per la presentazione dei certificati vaccinali a scuola. I genitori non ancora in regola con l'obbligo deciso dal ministro Beatrice Lorenzin devono consegnare una documentazione che confermi l'avvenuta vaccinazione. Termine fissato e confermato nell'ultima legge emanata il 27 febbraio dai due ministeri, nella quale si precisa che i genitori inadempienti che "abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva, dovranno presentare alle scuole la documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie". Ma attenzione, stando a delle stime fornite dal past presidente della Società italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità pubblica (Siti), Carlo Signorelli "30mila bambini sotto i sei anni" risultano non in regola. "Noi - specifica il professore - dati certi non ne abbiamo. Abbiamo un numero: a ottobre scorso si era regolarizzato il 30% dei nati negli anni 2011-2015. Sappiamo che una parte è stata recuperata a ottobre dello scorso anno e si può quindi stimare che ne manchino ancora circa 30 mila". Ma Signorelli fornisce, comunque un dato importante per quanto riguarda la copertura vaccinale italiana. "Sull'esavalente - dice - siamo al 95,8%, registrando un +2,5 rispetto allo scorso anno". Sul morbillo il risultato è eclatante. "Siamo al 93,6 per cento di copertura - dice il professore - con un + 6,3% rispetto allo scorso anno. La legge quindi funziona e si stanno vedendo i risultati". Tornando alla scadenza di domani, in caso di mancata documentazione, specifica la circolare, i dirigenti scolastici dovranno vietare l'accesso ai servizi nel caso dei bambini di nidi e materne, mentre per i ragazzini che frequentano le scuole dell'obbligo scatteranno sanzioni pecuniarie nei confronti dei genitori. Per quanto riguarda l'assenza del libretto vaccinale o della dichiarazione documentata dalla Asl, invece, basterà presentare una prova dell'avvenuta prenotazione delle vaccinazioni. Tempi meno stringenti sono previsti per quelle Regioni che hanno attivato un'anagrafe vaccinale: tra queste Veneto, Lombardia e Lazio. In questo caso saranno le Asl e i servizi scolastici ad accordarsi. Il 10 marzo le Asl consegneranno alle scuole gli elenchi coi bambini non in regola con la vaccinazione. Invece i dirigenti entro il 20 marzo chiederanno alle famiglie la regolarizzazione al massimo in dieci giorni, dopodiché scatteranno le sanzioni.

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