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Vaccini obbligatori per tutti, pressing delle Regioni per una legge nazionale

Silvia Sfregola
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Le Regioni rispondono all'unanimità alla richiesta della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, sull'esigenza di avere una legge sull'obbligatorietà dei vaccini, anche per garantire un'offerta vaccinale uniforme in tutte le zone del Paese. L'incontro fra la titolare del dicastero e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome si è tenuto ieri nella sede del ministero della Salute. "Un incontro utile e importante che ha consentito di porre le basi per garantire un'applicazione omogenea del piano su tutto il territorio nazionale" ha commentato Antonio Saitta, assessore della regione Piemonte e coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni. "Le nuove vaccinazioni contenute nel piano nazionale della prevenzione 2017-19 sono comprese nei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) - afferma Saitta - Per questo si pone l'esigenza di una condivisione Stato-Regioni del percorso applicativo. Quello che serve è quindi un calendario vaccinale che stabilisca priorità e tempi delle somministrazioni, in modo progressivo e graduale. Un obiettivo che va raggiunto nello stesso momento in cui si ripartiranno le risorse stanziate a riguardo, 100 milioni di euro, dalla legge di bilancio". "È un passo importante che finalmente sancisce il valore della collaborazione tra Stato e Regioni in favore del diritto alla salute dei minori come diritto umano universale" commenta la senatrice del Pd Emilia Grazia De Biasi, presidente della commissione Sanità, che sottolinea come da tempo ci sia bisogno "di una norma nazionale sull'obbligo vaccinale, a maggior ragione dopo l'approvazione del Piano vaccini nei nuovi Lea. Mi auguro - afferma - che entro breve tempo il Parlamento possa sostenere questo obiettivo con una norma concreta e condivisa". Fondamentale per questo, secondo le Regioni, sarà attivare una campagna di comunicazione condivisa con il ministero. Nel corso dell'incontro di ieri si è affrontato anche il tema dell'attuazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea): "In particolare abbiamo concordato di lavorare per un?intesa che definisca le tariffe massime per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell'ambito del servizio sanitario nazionale. Infine - ha concluso Saitta - è necessario intensificare il lavoro e il confronto con la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei Lea, attraverso un raccordo stretto e costante fra i rappresentanti delle Regioni e quelli dei ministeri. E a riguardo sono auspicabili le prime conclusioni entro la fine di febbraio".

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