
Via Ottaviano, l'appello: "Rivogliamo il tram 19". Lavori metro C dal 2026

Petizione online rivolta al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per fare tornare il tram 19 su via Ottaviano e a piazza Risorgimento. A lanciarla è l’associazione «Trasportiamo», chiedendo di ripristinare il normale percorso della linea 19 che si ferma a viale delle Milizie e che prima arrivava a piazza Risorgimento, attraversando via Ottaviano. Un tragitto ridotto a causa dei cantieri giubilari e delle operazioni preliminari per la costruzione della tratta T2 della metro C. Oltre alla petizione di Trasportiamo, anche il blog «Odissea Quotidiana» ha lanciato un appello - a cui ha aderito Legambiente Lazio-rivolto a sindaco e assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè. «Generare nuove tramvie e poi non interconnetterle - ha commentato Riccardo Scacchi, presidente dell’associazione ambientalista - è una totale assurdità trasportistica».

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L’allarme tra i pendolari è scattato quando, in un recente sopralluogo alla fermata metro Ottaviano appena riqualificata, il sindaco ha dichiarato che il ripristino del percorso del tram 19 su via Ottaviano appare complesso, data la sovrapposizione con i futuri lavori che coinvolgeranno il nodo di scambio tra la linea C e la A. Nonostante tutto i binari del tram lungo la semi-pedonalizzata via Ottaviano non sono stati rimossi, il che lascia aperta la possibilità tecnica di un ripristino temporaneo. Tuttavia, l’Amministrazione ha dichiarato che tale decisione «è in fase di valutazione», considerando appunto i futuri cantieri della metro C.

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I promotori della petizione sottolineano però che il capolinea a piazza Risorgimento è il «punto di forza» della linea 19, vista la vicinanza al Vaticano e a San Pietro. Questo capolinea permette di servire uno dei centri nevralgici della città, garantendo un collegamento efficiente e sostenibile in un’area spesso congestionata dal traffico. Il rinvio sarebbe quindi una scelta poco giustificata e la richiesta è di un intervento immediato per riportare il tram al suo percorso originale, almeno fino all’apertura del cantiere, che da quanto informa il Campidoglio ripartirà a gennaio 2026. Lavori coordinati da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale e che dureranno circa dieci anni, quando l’intera tratta sarà completata.

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La metro C, una delle opere infrastrutturali più ambiziose in corso nella Capitale, prevede il prolungamento della tratta T2 dalla stazione Venezia fino a Clodio/Mazzini, con nuove fermate a Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, e Clodio/Mazzini. Questo ampliamento, lungo circa quattro chilometri, rappresenterà un nodo cruciale per la mobilità collegando le periferie con il centro storico e migliorando l’efficienza del trasporto pubblico. Una volta oltrepassato il rione Prati e realizzato l’ulteriore, importante nodo di scambio con la linea A alla stazione Ottaviano, la metro percorrerà l’asse di viale Angelico fino a via Monte Santo, dove sorgerà la stazione Clodio Mazzini.

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Per il futuro della linea è prevista la realizzazione dell’intero tracciato fondamentale, da Montecompatri-Pantano a Clodio-Mazzini, insieme all’ulteriore opzione di prolungamento fino a Farnesina, utile ad avvicinare il centro alle periferie da Nord–ovest a Sud–est, migliorando la capacità trasportistica della Capitale grazie a 31 stazioni e una lunghezza di circa 29 chilometri. Tuttavia, i tempi di realizzazione sono molto lunghi. La fine dei lavori di tutta la tratta, infatti, come anticipato dal Campidoglio dovrebbe avvenire tra un decennio. La coesistenza tra cantieri e tram sarà una delle principali sfide per l’Amministrazione.
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