Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, la Terra dei fuochi: molotov al politico anti-discariche

Massimiliano Gobbi
  • a
  • a
  • a

 Furti, auto cannibalizzate e discariche a cielo aperto. Una piaga senza fine per il Municipio VI di Roma Capitale, ma che colpisce tutta la periferia creando una sorta di "cintura" di fuoco intorno alla città, come Grande Raccordo dell’immondizia. Una situazione drammatica, che vede una preoccupante ascesa della criminalità specializzata nei furti di mezzi con una crescita esponenziale di auto cannibalizzate, abbandonate e date alle fiamme. Azioni "criminose" che si ripetono quotidianamente, trasformando la città in una maxi discarica a cielo aperto da "guinness" dei primati e andando ad incrementare la "terra dei fuochi" de ’noantri, come quella che l’altro ieri ci ha mostrato il presidente del VI Municipio, Nicola Franco.

Dal Villaggio Falcone a Torre Maura passando per Torre Angela e Tor Bella Monaca, fino a Colle degli Abeti e Colle del Sole, dove materiali inquinanti sono stati per anni sotterrati nei campi, tutto il quadrante è una bomba ecologica. Cumuli di rifiuti di ogni tipo in via Fontana Corvia, via Borutta, via della Borghesiana, via Fontana Candida (Finocchio); ma anche via di Rocca Cencia e via Prenestina Nuova; via Carlo Fornara, via Casilina a Tor Bella Monaca, la stazione e il parcheggio di Ponte di Nona, Torre Jacova, via Oscar Romero Amulfo a Villaggio Falcone; via delle Cerquete, via Collatina e via di Salone, dove da anni c’è un campo nomadi che spaventa ancora tanti residenti.

 

«Abbiamo paura perché continuano a esserci furti, danneggiamenti alle nostre auto e roghi tossici - spiegano i cittadini - viviamo in una situazione di sicurezza precaria, per questo chiediamo il ripristino di una situazione di legalità in tutto il quadrante». Ultimo in ordine di tempo, l’incendio scoppiato giovedì nella maxi discarica di rifiuti di via Collatina Vecchia, in IV Municipio. Un terreno di 7mila metri quadrati pieno di amianto e lamiere di eternit, che ieri, al termine delle operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza, gli agenti dell’Unità SPE della polizia locale di Roma Capitale, su disposizione della Procura, hanno sequestrato. La presenza della discarica abusiva era stata denunciata più volte dall’ex delegato ai rifiuti del VI Municipio di Roma, Marco Doria, ora membro della II Commissione Speciale Antimafia Anticamorra e Beni Confiscati che da anni vive sotto scorta. Una denuncia e due esposti. L’ultima segnalazione un mese e mezzo fa, fatta proprio agli agenti dell’unità di Sicurezza Pubblica ed Emergenziale della polizia Locale che avevano avviato un’indagine per illeciti ambientali e ipotesi di inquinamento.

E ieri mattina alle 10 il rinvenimento di un ordigno "molotov" proprio davanti la sua abitazione in via Cassia. L’ordigno era stato posizionato all’interno del bidone della raccolta differenziata. A indagare i carabinieri del Gruppo di Ostia e della compagnia Cassia. Solo un mese fa, in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, l’ultima minaccia, denunciata alla Digos, proveniente da un gruppo di persone armate di coltelli. «Da quando ho rassegnato nel mese di settembre 2022 le mie dimissioni dal Municipio VI ho continuato il mio lavoro sul territorio portato alla luce oltre 50 discariche abusive tutte nel VI Municipio - commenta Doria - Quello di oggi (ieri, ndr) è un incubo senza fine, dalle minacce sono passati ai fatti ma non mi faccio intimidire. Non è la prima volta. A novembre del 2022 qualcuno è riuscito a tirare un ordigno dentro casa mia ed è esploso. Ma non mi intimidiscono e continuerò a denunciare tutto quello che vedo. Ringrazio la Prefettura e le forze dell’ordine che quotidianamente si prendono cura di me». 

Dai blog