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Sanità nel caos. Carenza di personale: arriva il "pacchetto" infermieri

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Antonio Sbraga
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Negli ospedali laziali carenti di personale stanno per arrivare i «trapianti» delle equipe infermieristiche al completo, fornite in un pacchetto tutto compreso dalle società esterne per la copertura dei turni nei reparti. Dopo le «trasfusioni» di camici bianchi con l’ingaggio di medici a gettoni per i singoli turni, dunque, ecco invece gli infermieri a pacchetto completo, innestati come una sorta di protesi esterna nell’organico dell’Asl Roma 4. La quale ha deciso di «esternalizzare provvisoriamente» il servizio infermieristico proprio per consentire l’imminente apertura di 2 reparti: i 12 posti letto di Terapia intensiva e sub-intensiva e i 10 posti di Medicina di Emergenza-Urgenza «in collegamento funzionale con il Pronto Soccorso» dell’ospedale di Civitavecchia. Un appalto «per il tempo necessario per attuare le politiche assunzionali», ossia nell’attesa delle assegnazioni previste dai concorsi in via d’espletamento da parte dell’Asl Roma 2 in qualità d’azienda capofila per 271 posti (di cui 25 riservati all’Asl Roma 4) e dal policlinico Tor Vergata.

 

 

Però i tempi previsti sono troppo lunghi per le esigenze dell’Asl che quindi, «con la espressa finalità di consentire la attivazione dei suddetti nuovi reparti, nelle more delle procedure di reclutamento in corso», ha deciso di indire questa gara comunitaria aperta. Un appalto per la «durata di 1 anno», con un importo a base di gara da 2 milioni di euro, di cui un milione e 600 mila euro peri servizi infermieristici e 400 mila euro per i servizi socio-sanitari. La società che se lo aggiudicherà, infatti, dovrà «assicurare le prestazioni inerenti ai servizi in appalto con proprio personale», fornendo un totale di «7 infermieri la mattina, 7 il pomeriggio e 6 di notte pari a 57.305 ore l’anno». Ma anche 2 operatori socio-sanitari (Oss) per la mattina, 2 di pomeriggio e 2 di notte «pari a 17.520 ore l’anno. Le ore richieste dovranno essere erogate con autonomia organizzativa dalla ditta aggiudicataria». Ma l’Asl Roma 4 non è l’unica azienda carente di infermieri. «Al San Camillo mancano 285 Infermieri quantifica il sindacato Nursind - Straordinari, ordino di servizio e assistenza ridotta ai minimi di sciopero stanno mettendo in crisi i lavoratori. Chiediamo soluzioni rapide», lamenta il segretario aziendale Raffaele Piccari.

 

 

Al San Camillo, che ha appena ottenuto in «prestito» per un anno 11 infermieri dallo Spallanzani, ne verranno assegnati altri 30 dal maxi-concorso dell’Asl Roma 2. Ma a chiedere il «soccorso» dell’Istituto nazionale malattie infettive sono state altre 2 aziende: l’Asl Roma 3 ha chiesto 30 infermieri in prestito «per la durata di un anno». Ma dallo Spallanzani si sono resi disponibili solo 8 infermieri per il trasloco al Grassi di Ostia. Anche il Sant’Andrea ha chiesto all’istituto una «assegnazione temporanea di 20 unità di personale infermieristico», però solo in 7 hanno dato la disponibilità al trasferimento nel nosocomio di Via di Grottarossa. Quindi, in attesa dei concorsi, il costoso ricorso agli infermieri a pacchetto completo potrebbe essere mutuato anche da altre aziende, come già avvenuto per i medici gettonisti. In almeno 5 delle 10 Asl del Lazio, infatti, il ricorso ai salati «noleggi» dei medici esterni a gettone orario andrà avanti per un altro anno. Sono 5 gli appalti annuali aggiudicati negli ultimi 5 mesi che andranno avanti per gran parte del 2024 con una spesa complessiva di 8 milioni e 424 mila euro per le coperture dei turni nei Pronto Soccorso di Asl Roma 3, 5, Frosinone, Viterbo e Latina.

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