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Roma, Ama cala il bonus “spazzino”: incentivi per i giorni festivi

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Martina Zanchi
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Un bonus di 37 euro per ogni domenica lavorata, a partire dal 1 luglio, fermo restando il ricorso agli straordinari quando necessario. Ovvero, in sostanza, quando i turni restano scoperti. Si chiude così la trattativa tra Ama e i sindacati volta a garantire il maggior numero di operatori impegnati nella pulizia della città anche nel fine settimana. Intanto solo negli ultimi due giorni sono circa 600 le tonnellate di immondizia rimaste a terra, ammassate intorno ai cassonetti, nonostante l’allarme dell’Ordine dei Medici sul rischio sanitario collegato alle scarse condizioni igieniche delle strade e i cittadini costretti ad accontentarsi di una raccolta a singhiozzo.

 

 

Il presidente di Ama, Daniele Pace, non è riuscito nel tentativo annunciato (e poi congelato) di cancellare una decina di voci tra indennità e compensi aggiuntivi erogati ai dipendenti a partire dagli anni Ottanta. Resteranno validi, infatti, per coloro che risultano in forza all’azienda alla data del 30 giugno mentre non saranno corrisposti ai nuovi assunti. L’intesa siglata con i sindacati, spiega Ama, «consentirà di incentivare la presenza del personale operativo durante le domeniche». E sembra di essere tornati a un anno fa, quando partiva l’accordo, in scadenza tra otto giorni, tra la municipalizzata e le organizzazioni sindacali firmato proprio per invogliare gli spazzini a prendere la ramazza in mano nel week end. Anche allora la situazione intorno ai cassonetti sfiorava livelli critici e Ama, d’intesa coi sindacati, era corsa ai ripari organizzando un sistema di bonus dai 108 ai 198 euro da corrispondere in base alla quantità di turni svolti. Sono passati dodici mesi ma il risultato è sotto gli occhi di tutti, anche quelli del sindaco Roberto Gualtieri, che solo pochi giorni fa ha ammesso di non essere soddisfatto della pulizia della città. L’effetto non c’è, ma la ricetta resta la stessa.

 

 

«L’accordo – ha dichiarato il presidente Pace – rappresenta un importante passo avanti nelle relazioni industriali e a regime, dal prossimo gennaio, introdurrà una più chiara e trasparente relazione tra obiettivi raggiunti e premi meritati». Di diverso, rispetto all’accordo di un anno fa, c’è il rientro in gioco degli straordinari. Ogni domenica ad Ama servono 1.300 operatori e, al netto dei 600 «baricentrati» (quelli tenuti da contratto a lavorare di domenica) l’esborso dovrebbe essere di 110 euro (più il 30% di oneri riflessi) per ogni netturbino e di 130 (sempre con l’aggiunta del 30%) per ogni autista. Resta da sciogliere il nodo dei mezzi fermi per guasti e in attesa di manutenzione. Nei giorni scorsi è stato possibile utilizzare circa metà flotta per la raccolta e secondo stime della Cgil questo e altri fattori, come la carenza di personale, avrebbero causato circa il 25% di giri saltati. Altra novità introdotta dall’accordo è l’istituzione dell’«addetto allo spazzamento». Un profilo professionale esclusivamente dedicato alla pulizia di piazze e strade specifiche e al presidio dei punti di raccolta mobili dei rifiuti. Un compito che, a quanto pare, potranno svolgere solo coloro che hanno la qualifica di «operaio comune di zona».

 

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