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Dopo il questionario della vergogna un'altra beffa per i familiari dei disabili: assegni di cura dimezzati

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Non bastava l'amarezza di dover rispondere a un vergognoso questionario del Comune, con domande del tenore di: "Ti vergogni di avere un figlio disabile?". Ora per le famiglie romane arriva anche la beffa degli assegni di cura per le persone non autosufficienti, con importi al di sotto delle aspettative. Una volta aperta la busta chi ha in famiglia una persona disabile scopre che il contributo è calato e arriva anche a 400 euro in meno rispetto allo scorso anno e ai precedenti assegni. Come se non bastasse, in Regione Lazio non capiscono perché i contributi - da loro emessi - arrivino decurtati a chi ha bisogno di aiuto.

 

A Roma - come riporta La Repubblica - l'assegno di cura può variare da un minimo di 500 euro a un massimo di 800. Viene dato per far sì che le persone non autosufficienti possano essere curate da personale qualificato in casa, senza dover ricorrere all'aiuto di una struttura. Poi c'è il contributo che viene dato a persone con disabilità gravissima seguite da un caregiver e l'importo varia dai 400 ai 700 euro. Il calcolo degli importi avviene anche in base alla dichiarazione Isee del nucleo familiare, valutato insieme alla quantità di servizi che la persona disabile riceve. In molti casi però, dentro e fuori Roma, sta accadendo che l'importo massimo non venga mai erogato e chi prima prendeva 700 euro di contributo se ne vede arrivare 400 o poco più. E chi riceveva l'assegno da 800 si ferma a 500 euro.

 

"Il nostro impegno per capire cosa sta succedendo è massimo" spiega Marta Bonafoni della Lista civica Zingaretti in Regione. Ma le risposte ancora non arrivano e per i romani che devono gestire persone con gravi disabilità quest'estate rischia di diventare un incubo. Dopo la vicenda del questionario che chiede ai caregiver quanto si vergognano di avere un parente disabile, ecco l'altra grana che piomba sulle famiglie: ricevere meno soldi senza neanche capire il motivo.

 

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