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Ardea, discarica e rifiuti tossici a fuoco. Fiamme alte e famiglie evacuate

Massimiliano Gobbi
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Fiamme e fuoco ad Ardea, evacuate famiglie in prossimità di una maxi discarica a cielo aperto. E' il triste bilancio dello spaventoso incendio di rifiuti e sterpaglie che ha colpito via dei Colli Marini, nella zona delle Salzare. A bruciare rifiuti perlopiù tossici, sterpaglie e un'area boschiva adiacente ad abitazioni private lambite dalle alte fiamme. Per queste ragioni, in via precauzionale, sono state fatte evacuare 2 famiglie.

Sul posto è così intervenuta una task force di vigili del fuoco composta da quattro squadre provenienti dal distaccamento di Pomezia, Nemi, Tuscolano II autobotti, carro respiratori ed elicottero Drago proveniente da Ciampino. Presenti anche i sanitari del 118, carabinieri della compagnia di Anzio, agenti della polizia di Stato e volontari di protezione civile Airone. Una colonna di fumo nero si è alzata in cielo, spaventando tutto il quartiere, a causa dell'ennesimo rogo doloso "partito da materiali plastici e altamente tossici" gettati tra la vegetazione, in una area compresa fra via dei Colli Marini  in prossimità di un'area adiacente una cava ribattezzata dai cittadini "La nuova Castel Romano", dove si trova un cimitero di auto rubate e bruciate, sommerse da rifiuti di ogni tipo. "Una situazione drammatica, dove a distanza di ora non si vede una fine - dichiarano dai vigili del fuoco - si tratta dell'ennesimo episodio raccapricciante che colpisce l'area. Un rogo ben  peggiore di quelli scoppiati al campo nomadi di Castel Romano".

Un fenomeno che si ripete da anni e che nessuno blocca. Una vera e propria bomba ecologica che coinvolge anche molti bambini, perlopiu' stranieri abbandonati a sé stessi. Sono anni che vengono presentate denunce ed esposti, ma tutto tace. Tutte le iniziative di contrasto al fenomeno, oramai sono cadute nel vuoto. Proprio qui, nella nuova terra dei fuochi del litorale romano, si registrano roghi al limite del disastro ambientale in un'area dove vive una grande comunità di stranieri in condizioni pietose e di estremo degrado. Una zona dove la delinquenza e la criminalità regna sovrana, dove le istituzioni non esistono ma neanche soluzioni per contrastare il fenomeno.  "Non è il primo e non sarà l'ultimo rogo che scoppia in zona - dichiarano dalla protezione civile Airone di Ardea - Necessario un intervento di bonifica dell'area prima che sia troppo tardi". "Siamo abbandonati a noi stessi - aggiunge un residente - non è possibile vivere immersi nelle discariche".

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