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A Roma la ciclabile ha i pali in mezzo. Il percorso barzelletta per le biciclette

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Massimiliano Gobbi
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Continua l'incubo delle piste ciclabili "horror" nella Capitale. Dopo la grande polemica della ciclabile di Ostia, i cittadini tornano all'attacco dichiarando abusi ed errori anche a Roma nord, puntando il dito nei confronti del neoeletto sindaco Gualtieri. Protagonista di tanta ironia social stavolta è la pista ciclabile che si sta realizzando in via Monte Cervialto, al Tufello, dove i residenti da giorni postano foto di percorsi ciclabili talmente stretti da non far passare «neanche un triciclo». Un tour quello del III Municipio di Roma Capitale definito da molti un «percorso degli orrori» che parte dall'incrocio con via Val Melaina, dove il tracciato passa sul marciapiede, per poi immettersi in strada, risalendo verso via Ugo della Seta in direzione del parco delle Sabine e arrivare in via Monte Cervialto dove l'Amministrazione viene continuamente derisa per le continue interruzioni del tratto ciclabile e i suoi passaggi strettissimi a ridosso di pali della luce, tombini e secchioni della spazzatura, che in certi tratti ne ostruiscono addirittura il percorso.

 

 

«Caro Sindaco, con tutta la buona volontà qui una bicicletta proprio non ci passa commenta Angelo Diario, ex consigliere comunale di Roma - bisogna che qualcuno glielo dica al tecnico che ha progettato questo capolavoro». Polemiche social che impazzano anche nei siti di quartiere spaventati per i lavori in corso: «La ciclabile è pericolosissima - commenta Lucio Parlavecchio, un residente - in un tratto dove le auto per entrare nella complanare la tagliano di netto. In alcuni punti la situazione peggiora con la ciclabile che si ristringe perché ci sono pali e tombini. Non c'è sicurezza per i pedoni, né per i ciclisti. Tutto questo è vergognoso».

 

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