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Roma, vandalizzato il comitato elettorale per Enrico Michetti sindaco

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Una stella a cinque punte e scritte a vernice rossa. Orribili. “Fascista” e “Ricordati Piazzale Loreto”. E’ la brutta sorpresa che campeggiava stamattina all’ingresso del comitato per Enrico Michetti sindaco di Roma, in via Antonio Malfante, nei pressi della Cristoforo Colombo. Due scritte. Una all’ingresso, e un’altra nel muro attiguo. E non è un caso che questo avvenga proprio al termine di una settimana dove il centrosinistra ha battuto il tasto del moralismo politico, accusando a più riprese dia Enrico Michetti che Giorgia Meloni di simpatie neofasciste.

Sul punto è subito intervenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida. “E’ gravissimo quanto sta accadendo in Italia, dove è sempre più evidente che il clima di odio, fomentato da una quanto mai verosimile strategia della tensione, sta portando agli stessi effetti che suscitò negli anni ‘70”.

Giustamente dura la dichiarazione dello stesso Enrico Michetti: "E' stato profanato il mio comitato. Non sono fascista Ho avuto una sola tessera: quella della Dc. Sono entrato in oratorio con l'Azione cattolica e sono sempre stato guidato da ideali degasperiani. Sono sconcertato che si arrivi a livelli cosi' bassi per 'uccidere una persona’". Solidarietà è giunta poi dal competitor Roberto Gualtieri, per quanto con una punta di frizione ideologica: "E' una cosa deprecabile, bisogna sempre rispettare le persone, io lo ho fatto. C'e' una leale competizione con lo sfidante. Ho criticato che la coalizione di Michetti si sia allargata molto destra, ospitando candidati di CasaPound. Michetti ha tutta la mia solidarietà".
di Pietro De Leo

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