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Sciopero 11 ottobre a Roma: lunedì nero dopo il caos. Bus, metro e tram fermi

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Valentina Conti
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Inizio di settimana da dimenticare, ancora una volta, per i romani. Sarà l'ennesimo lunedì di passione, quello odierno, per i trasporti pubblici della Capitale. Uno sciopero generale di 24 ore, indetto da Cobas e da altri sindacati di base, che interessa vari comparti, tra i quali Atac, Roma Tpl e Cotral, ma anche sione del servizio diurno. Per quanto concerne il servizio notturno, non sarà coperto quello delle linee bus notturne 38-44-61-86-170-246-301-45 1-664-881-916-980 e delle linee 314-404-444 della società Roma Tpl. Non garantite pure le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24.

Nel corso dello sciopero, potrebbero non essere altresì assicurate le attività al pubblico di Roma Servizi per la Mobilità. Nelle stazioni della rete metro -ferroviaria che resteranno aperte, inoltre, non sarà sicuro il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Non sarà certo neppure il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio resteranno aperti, e il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione.

Sul capitolo treni regionali, poi, verranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Servizio regolare per Frecce e Intercity. In tema raccolta rifiuti, ci si attende «un'incidenza limitata sull'erogazione complessiva dei servizi aziendali di igiene urbana in città», informa Ama S.p.A. in una nota, aggiungendo «di aver comunque attivato, in attuazione di quanto prescritto dalla normativa di legge, le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili».

«Una molteplicità di appuntamenti alle 10 del mattino porterà la protesta delle aziende in crisi sotto al Mise, sotto le finestre di Giorgetti; quella di professori, studenti e personale Ata sarà in viale Trastevere assieme ai ricercatori, precari e non; mentre Brunetta avrà nelle orecchie i sonori fischi dei lavoratori pubblici radunati a Palazzo Vidoni», fa sapere l'Unione Sindacale di Base.

«Il governo e il Ministero dell'Istruzione rimarca l'USB sul vers ante scuola - non hanno stanziato un euro per stabilizzare le centinaia di migliaia di docenti precari, per aumentare gli organici Ata oramai ridotti allo stremo; una quota irrisoria del PNRR è stata stanziata per l'edilizia scolastica, mentre le nostre aule restano sovraffollate, con il rischio di diventare focolai di contagio». L'appuntamento conclusivo della protesta è fissato per le 12,30 a piazza Santi Apostoli, dove terminerà la manifestazione partita da piazza della Repubblica alle 10. Al passaggio del corteo scatteranno chiusure al traffico e possibili temporanee deviazioni o limitazioni per diverse linee bus.

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